Appalti pubblici: il recepimento delle nuove direttive comunitarie

4 Febbraio 2016
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%
A distanza di dieci anni dal Codice De Lise del 2006, il nuovo assetto normativo costituisce la sintesi di diversi valori, principi e istanze, come ben rappresentati nei circa settanta criteri direttivi della Legge delega: dal rafforzamento della trasparenza e concorrenza nel mercato degli appalti pubblici, al contrasto della corruzione e mala-amministrazione; dalla semplificazione e digitalizzazione delle procedure di aggiudicazione, alla particolare considerazione degli aspetti ambientali e sociali nella filosofia dello sviluppo sostenibile; dalla spinta verso la centralizzazione delle procedure e l’aggregazione della spesa, all’attenzione verso le piccole-medie imprese, ecc.

Il quadro normativo di riferimento non si esaurisce peraltro con il nuovo Codice, ma si compone di una miriade di provvedimenti settoriali, specie per il settore delle forniture e dei servizi, interessato da una molteplicità di interventi di spending-review finalizzati a contenere la spesa corrente per gli acquisti di beni e servizi intermedi. Diventa quindi essenziale ricostruire correttamente il quadro normativo di riferimento, individuando tutte le disposizioni che a vario titolo interferiscono nelle procedure di aggiudicazione (sicurezza sui luoghi del lavoro, disciplina antimafia, ecc.).

Parimenti irrinunciabile si presenta l’indagine del “diritto vivente” (o cd. “law in action”): dagli orientamenti giurisprudenziali, con particolare riguardo alle pronunce dell’Adunanza Plenaria (sempre più spesso chiamata a dirimere i ripetuti contrasti interpretativi tra le sezioni del Consiglio di Stato), all’importante produzione di atti da parte dell’ANAC (Linee guida, Determinazioni, Delibere, ecc.).
Inoltre, l’emanazione dei nuovi bandi-tipo costituisce l’occasione per approfondimenti operativi sulla gestione del soccorso istruttorio, l’assetto dei requisiti di partecipazione, la gestione dei criteri di aggiudicazione, la verifica delle offerte anomale, ecc.

In tale contesto, caratterizzato dalla particolare complessità, tecnicismo ed interdisciplinarietà della materia, dalla stratificazione e magmaticità del quadro normativo e dall’incertezza giurisprudenziale, i compiti del RUP e dei funzionari coinvolti nella filiera dell’appalto pubblico risultano sempre più gravosi.

La 18^ edizione del Corso di perfezionamento in appalti pubblici, promosso dalla Rivista Appalti&Contratti (Roma, 8-15-22 aprile e 6-13-20-27 maggio 2016) sarà interamente dedicato alla nuova disciplina degli appalti e concessioni alla luce del recepimento delle nuove Direttive comunitarie.

Il Corso prevede un percorso di elevato profilo professionale, grazie ad un team di apprezzati esperti e formatori di fama nazionale.

L’obiettivo è quello di consolidare competenze specialistiche nella materia dei contratti pubblici e nella gestione delle procedure e degli adempimenti che connotano le diverse fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione delle commesse pubbliche.
Il tutto alla luce del dato normativo e del “diritto vivente” (giurisprudenza e prassi).

Scarica il programma completo e dettagliato

Redazione