Affidamenti del servizio di tesoreria: necessaria una soluzione urgente

10 Maggio 2017
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%

Reperire al più presto una soluzione alla delicata questione degli affidamenti del servizio di tesoreria su cui circa 2mila Comuni grandi e piccoli, tra cui Roma e Palermo, lamentano una crescente difficoltà.

Questa, in sintesi, la posizione espressa dall’ANCI ieri nel corso dell’incontro svoltosi al Viminale in cui una delegazione dell’Associazione ha incontrato il sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci.

Comuni: il sistema di Tesoreria unica

Nel ringraziare il sottosegretario Bocci per l’attenzione e la disponibilità da sempre dimostrata su questo problema, la delegazione ANCI – guidata dal segretario generale ANCI Veronica Nicotra e dai sindaci di Corato e Maissana, Massimo Mazzilli e Egidio Banti – ha innanzitutto ricordato come il sistema di Tesoreria unica, introdotto in una fase assai delicata del Paese, abbia generato anche problemi molto seri di un servizio che rimane obbligatorio, ma contendibile. La scelta fatta allora non ha considerato gli effetti successivi che oggi sono diventati assai urgenti.

Una scelta – secondo il segretario generale ANCI – che nel tempo è ricaduta tutta sugli Enti locali, aggravando costi e favorendo i conti dello Stato”. Nel corso dell’incontro, la delegazione dell’ANCI ha poi ricostruito i punti cardine di tutta la vicenda, rimarcando come, allo stato attuale, quasi tutte le gare per i servizi di tesoreria vanno deserte, essendo il servizio non più remunerativo per i soggetti privati. Una situazione che, se non risolta con la dovuta urgenza, potrebbe portare a un deficit di sistema. “A questo si aggiunge – ha rimarcato ancora Nicotra – quanto emerso dalla rilevazione su circa 4.600 Comuni (il 58,5% del totale) effettuata recentemente dal ministero dell’Interno secondo la quale sono più di 2mila i contratti di tesoreria in scadenza”.

Le richieste dell’ANCI: necessario un intervento urgente del Governo

In questo quadro generale, su un tema che ormai di consueto e periodicamente balza agli onori delle cronache, “è pertanto necessario un intervento urgente di Governo e Parlamento al fine di valutare l’ipotesi di un ritorno graduale al sistema misto per gli affidamenti di tesoreria oppure trovare soluzioni che garantiscano un servizio che rimane obbligatorio che va affidato con gara”. Contestualmente l’Associazione ha chiesto “un maggior coinvolgimento diretto o indiretto da parte dello Stato, finalizzato a salvaguardare il regolare svolgimento di una funzione pubblica di rilevanza generale”.

Rimani sempre aggiornato
Iscriviti alla newsletter di Appalti&Contratti

newsletter

Redazione