Il documento, che evidenzia le integrazioni proposte alle linee guida del 23 marzo, punto per punto, è stato predisposto da un gruppo di lavoro composto da direttori lavori, CSE e project manager di importanti società associate, diretti dall’ing. Antonio Vettese, consigliere OICE e coordinatore di OICE Academy. “Rappresentiamo i Direttori dei Lavori e i Coordinatori della Sicurezza sui cantieri”, afferma Gabriele Scicolone, “abbiamo il compito di garantire la sicurezza e ne sentiamo l’onere. Stabiliamo per bene le regole a monte, almeno stavolta, per non trovarci tra qualche settimana travolti da una falsa partenza.”
Nelle proposte OICE sono contenute alcune priorità fondamentali per assicurare la ripartenza in sicurezza dei cantieri pubblici e privati bloccati:
- necessità di cogenza delle linee guida, implementate opportunamente nei contenuti, per permetterne l’immediata fruibilità alla ripartenza, con criteri chiari ed omogenei, da tutti gli operatori della filiera;
- organizzazione e disponibilità di presìdi sanitari capillari su tutto il territorio nazionale, che siano riferimento efficace per le necessità degli operatori, capaci di indirizzarne gli adempimenti e di garantire supporto e vigilanza a tutti i processi produttivi avviati e alle imprese di tutte le dimensioni;
- disponibilità, senza restrizioni, dei dispositivi di contenimento necessari, con la creazione di filiere produttive nazionali per garantire in ogni cantiere DPI e termoscan, evitando blocchi delle attività appena riavviate per loro mancanza;
- definizione chiara delle responsabilità in capo agli attori della filiera, lato Committenza e lato Appaltatore, con riferimento puntuale ai rispettivi adempimenti fissati nelle line guida, onde evitare paralisi per conflitti di responsabilità;
- puntuale ed esaustiva esplicitazione delle modalità di aggiornamento dei PSC, di redazione delle procedure in capo all’Appaltatore, dell’aggiornamento connesso dei POS e del loro coordinamento con PSC e procedure;
- esplicite modalità di verifica del rispetto degli adempimenti e formalizzazione degli esiti a beneficio dei risultati attesi;
- creazione di un Fondo alimentato con risorse pubbliche che ristori i maggiori costi sostenuti da tutti gli attori coinvolti nei processi di cantiere (DL, CSE, Appaltatore e Stazione appaltante) per l’impatto indotto dalle misure di contenimento del Covid 19, vera e propria “forza maggiore” imprevedibile.