Il collegio consultivo tecnico dopo il d.l. 76/2020

Estratto dell’ebook a cura di Paolo Carbone Maggioli Editore – Gennaio 2021

4 Febbraio 2021
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Estratto dell’ebook a cura di Paolo Carbone Maggioli Editore – Gennaio 2021

Il presente saggio dedicato al collegio consultivo tecnico è stato ultimato il 10 gennaio 2021.

L’inarrestabile fibrillazione normativa cui la disciplina dei contratti pubblici è da tempo sottoposta impone – più che suggerire – di datare sempre i singoli contributi onde evitare che il lettore che li esamini a distanza di tempo possa incorrere in un vizio di anacronismo, valutandoli non già sulla scorta della disciplina vigente al momento della redazione, bensì di quella in essere al momento della lettura.

Tale avvertenza è particolarmente necessaria in relazione alle norme che hanno nuovamente disciplinato il collegio consultivo tecnico, istituto introdotto nel nostro ordinamento con l’art. 207 del d.lgs. n. 50 del 2016, poi abrogato per effetto dell’art. 121 del d.lgs. n. 56 del 2017 (c.d. decreto correttivo del codice dei contratti), reintrodotto dal comma 11 del d.l. 18 aprile 2019, n. 32, convertito con modifiche con la legge 14 giugno 2019, n. 55, ma solo sino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui all’art. 216, comma 27-octies del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, che doveva essere emanato entro 180 giorni decorrenti dalla data di entrata in vigore del d.l. n. 32 del 2019, ossia entro il 16 ottobre 2019, infine nuovamente disciplinato con l’art. 6 del d.l. n. 76 del 16 luglio 2020, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.

Tuttavia, non si illudano gli operatori di aver raggiunto una disciplina stabile dell’infelice istituto, poiché – almeno alla data di redazione di questo contributo – l’operatività del Collegio consultivo tecnico è prevista sino al 31 dicembre 2021.

I continui cambiamenti – che, come vedremo, non sono il frutto di una approssimazione progressiva alla perfezione normativa, ma solo della approssimazione tout court e dell’improvvisazione – evidenziano le ragioni per le quali è indispensabile l’indicazione della data di redazione del presente contributo che costituisce la riedizione, in forma aggiornata, del precedente saggio dal titolo La inopinata “resurrezione” del Collegio consultivo tecnico, pubblicato in Riv. Trim. Appalti, 2019, 1135 e ss.

Sui molteplici problemi posti dalla disciplina del collegio consultivo tecnico contenuta nel d.l. n. 76 del 2020, si vedano anche L. D’Ottavi e E. CoLapietro, Collegio Consultivo Tecnico. Aspettando Godot, versione aggiornata del contributo, dal medesimo titolo, pubblicato in Riv. Trim. Appalti, 2020, 699 e ss.; la lettura di tale contributo aggiornato, in corso di pubblicazione, è stata resa possibile grazie alla cortesia degli Autori.

Per una informazione sul dispute board nell’esperienza internazionale – senza pretesa di completezza – si veda G.G. Franco, Obbligatorietà dell’esperimento della procedura del dispute board nella giurisprudenza e nelle condizioni FIDIC 2017, in Riv. Trim. Appalti, 2020, 1515, nonché la dottrina e la giurisprudenza ivi richiamata.

Redazione