Ridefiniti alcuni CAM (Criteri ambientali minimi) da utilizzare negli “appalti verdi”

a cura di Paola Morigi

4 Marzo 2021
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La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’Ambiente 29 gennaio 2021 sui “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti”ci offre lo spunto per riprendere il tema dei c.d. “appalti verdi” e dei criteri di sostenibilità energetica e ambientale che trovano spazio nell’art. 34 del codice dei contratti, approvato con il d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50.

a cura di Paola Morigi

Si tratta di un tema di attualità dal momento che anche gli Enti locali devono concorrere, nel momento in cui affidano una serie di lavori e/o di servizi, al perseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della P.A., rispettando i Criteri ambientali minimi che vengono aggiornati periodicamente.

Secondo la definizione che ne dà il Ministero dell’ambiente, i “Criteri ambientali minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità del mercato.”

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