Online il prototipo UE per calcolare i costi connessi al ciclo di vita (LCC)

M. Mauri (www.appaltiecontratti.it 17/10/2016)

Il D.lgs. 50/2016 prevede notevoli innovazioni per le procedure di appalto, alcune di immediata applicazione, come ad esempio l’introduzione dei criteri di sostenibilità ambientale, ed altre che necessitano dell’emanazione di ulteriori specifiche tecniche a supporto delle stazioni appaltanti.

A questa seconda categoria appartengono le previsioni di cui all’Articolo 96 “Costi del ciclo di vita”. In questo ambito si segnala la predisposizione di un contributo a cura della Commissione Europea: il 30 settembre 2016 sulle pagine dedicate al GPP è stato pubblicato lo “Studio su uno strumento per il calcolo del LCC“.

Tornando all’articolo 96, si noti che contiene il dettaglio degli elementi su cui le stazioni appaltanti devono acquisire informazioni tramite la documentazione di gara, al fine di avere un quadro completo delle spese da sostenere nell’arco di tempo che va dall’acquisizione del bene o del servizio/lavoro, alla conclusione di ogni sua utilità.
” Art. 96 (Costi del ciclo di vita) 1. I costi del ciclo di vita comprendono, in quanto pertinenti, tutti i seguenti costi, o parti di essi, legati al ciclo di vita di un prodotto, di un servizio o di un lavoro:
a) costi sostenuti dall’amministrazione aggiudicatrice o da altri utenti, quali:
1) costi relativi all’acquisizione;
2) costi connessi all’utilizzo, quali consumo di energia e altre risorse;
3) costi di manutenzione;
4) costi relativi al fine vita, come i costi di raccolta, di smaltimento e di riciclaggio”

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