L’affidamento diretto “mediato” dei lavori pubblici dopo il parere del MIT

Il MIT chiarisce che, per lavori nel range di importo compreso tra i 40mila ed inferiore ai 150mila euro, l’affidamento diretto “mediato” dalla valutazione dei tre preventivi è, ad ogni effetto, una “nuova” procedura di affidamento che si affianca all’affidamento diretto “puro” (ovvero senza la mediazione/confronto di preventivi) nonostante i vari dubbi/perplessità espressi in dottrina

27 Novembre 2019
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Il MIT chiarisce che, per lavori nel range di importo compreso tra i 40mila ed inferiore ai 150mila euro, l’affidamento diretto “mediato” dalla valutazione dei tre preventivi è, ad ogni effetto, una “nuova” procedura di affidamento che si affianca all’affidamento diretto “puro” (ovvero senza la mediazione/confronto di preventivi) nonostante i vari dubbi/perplessità espressi in dottrina

E a ben vedere dalla stessa ANAC che, anche se non direttamente su questa fattispecie ma su quella molto simile prevista al comma 912 della Legge di Bilancio per il 2019, ha comunque specificato la previa esigenza (e pubblicazione) di un avviso a manifestare interesse per individuare gli operatori da far competere.

Il Ministero, in modo perentorio puntualizza che “la disposizione”, ovvero l’articolo 36, comma 2, lett. b) prima parte relativa ai lavori, “prevede (…) un’ipotesi di affidamento diretto senza necessità di avviso pubblico, disponendo la valutazione di tre preventivi, ove esistenti”.

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Stefano Usai