Gli autori di Appalti&Contratti

Irene Picardi

Avvocato in Roma. Dopo la laurea con lode presso l’Università La Sapienza di Roma nel maggio 2014, ha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura Generale dello Stato e ha collaborato con lo studio legale Vinti&Associati specializzato in diritto amministrativo e contrattualistica pubblica. Nell’a.a. 2014-2015 è stata ammessa al Dottorato di ricerca in Diritto Pubblico – curriculum Diritto Penale - presso l’Università di Roma La Sapienza, nell’ambito del quale svolge attività di ricerca in tema di corruzione e appalti pubblici. Nel maggio 2016 ha conseguito, presso il medesimo Ateneo, il Diploma di Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. Dal 2014 è cultore della materia di Istituzioni di Diritto Pubblico presso la facoltà di economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ove collabora con le cattedre di Istituzioni di Diritto Pubblico e Diritto Amministrativo. irene.picardi@hotmail.it


Mag 10 2022

Con la sentenza in commento, il T.a.r. per il Lazio (sez. I, 28 marzo 2022, n. 3437) è tornato sulla disciplina relativa alle annotazioni da inserire nel Casellario informatico dei contratti pubblici istituito presso l’Anac, soffermandosi in particolare sulle ipotesi di risoluzione del contratto di appalto, individuate all’art. 108, d.lgs. n. 50/2016

Ott 7 2021

Non può considerarsi “meramente confermativo” l’atto la cui adozione sia stata preceduta da un riesame della situazione all’origine del primo provvedimento, giacché l’esperimento di un ulteriore adempimento istruttorio, mediante la rivalutazione degli interessi e un nuovo esame degli elementi di fatto e di diritto, conduce ad un atto “propriamente confermativo”