Referto su “Gli organismi partecipati dagli enti territoriali”

Deliberazione della Corte dei conti, Sez. Autonomie n. 23/2018

10 Gennaio 2019
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Deliberazione della Corte dei conti, Sez. Autonomie n. 23/2018

Attraverso il referto 2018 relativo agli “Organismi partecipati dagli enti territoriali“, la Sezione Autonomie della Corte dei conti prosegue nell’impegno di monitorare le partecipazioni nelle società pubbliche, riformate con d.lgs. n. 175/2016.

Nella relazione, contenuta all’interno della deliberazione della Sez. Autonomie 23/2018, sono esaminati i risultati delle gestioni delle partecipate, anche in rapporto con i movimenti contabili (entrate e spese) intercorrenti con gli enti territoriali, per mettere in luce la proficuità delle aziende pubbliche e le ricadute complessive sulla finanza territoriale.

Gli organismi operanti nei servizi pubblici locali sono soltanto il 37,21% del totale, pur rappresentando il 73,17% del valore della produzione complessivo. Il maggior numero (62,79%) rientra nel novero di quelli che svolgono servizi convenzionalmente definiti “strumentali”. Viene a confermarsi la prevalenza degli affidamenti diretti: nonostante la rigidità dei presupposti per derogare ai principi della concorrenza, su un totale di 15.139 affidamenti, le gare con impresa terza sono soltanto 828 e gli affidamenti a società mista, con gara a doppio oggetto, 146.

L’indagine mette a confronto i risultati conseguiti dagli organismi interamente pubblici (n. 1.917) con quelli del totale esaminato (n. 5.776).

A livello aggregato, si registra una netta prevalenza degli organismi in utile, ma, in alcune Regioni, le perdite d’esercizio risultano in larga misura superiori, soprattutto in quelli a partecipazione totalitaria.

La gestione finanziaria dimostra una netta prevalenza dei debiti sui crediti in tutti gli organismi esaminati. Nel complesso, i debiti ammontano a 104,41 miliardi, di cui circa un terzo è attribuibile, in sostanza, alle partecipazioni totalitarie.

>> CONSULTA IL TESTO DELLA DELIBERAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI n. 23/2018.

Redazione