Un Focus sui CAM ristorazione e verde pubblico

Molti gli elementi di novità che riguarderanno le due importanti categorie merceologiche contenute nei DM del Ministero dell’Ambiente

3 Aprile 2020
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Molti gli elementi di novità che riguarderanno le due importanti categorie merceologiche contenute nei DM del Ministero dell’Ambiente

A cura di Toni Cellura e Luca Cellura

Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato i testi dei due decreti che aggiornano i Criteri Ambientali Minimi (CAM) di due settori importanti come la ristorazione collettiva e progettazione verde pubblico, gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde.

I nuovi CAM, la cui applicazione diverrà obbligatoria dopo 120 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei due nuovi decreti, riguardano specificatamente, il primo, l’affidamento del “Servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un’area già esistente, servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico, fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico (revisione del precedente CAM-DM 13 dicembre 2013)” e, il secondo, l’affidamento del “Servizio di ristorazione collettiva e fornitura derrate alimentari (revisione del precedente CAM – DM 25 luglio 2011)”.

Si tratta di settori chiave per la vita delle nostre città e che dal punto di vista economico impegnano ogni anno cifre rilevantissime per la Pubblica amministrazione. Parliamo di 193 milioni per il verde pubblico e di ben 3,45 miliardi di euro per tutto il comparto della ristorazione collettiva. Va da sé che queste cifre, grazie all’aggiornamento dei CAM, potranno essere più facilmente indirizzate a sostegno dell’economia circolare”, ha commentato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Quali sono le novità che riguardano i contenuti della nuova versione dei due importanti CAM?

Servizio di ristorazione collettiva e fornitura derrate alimentari

Il CAM si pone l’obiettivo di affrontare diversi aspetti ambientali lungo il ciclo di vita dei servizi di ristorazione collettiva, dalla produzione delle derrate, alla loro distribuzione, al loro confezionamento, alla preparazione dei pasti, allo smaltimento dei rifiuti generati, proponendo soluzioni migliorative dal punto di vista ambientale lungo tutto il processo.

Gli obiettivi del CAM sono stati stabiliti tenendo conto dell’analisi degli impatti ambientali generati in ogni fase dell’espletamento del servizio, tenendo in considerazione il contesto di mercato e i modelli organizzativi della ristorazione collettiva e differenziandoli a seconda dei diversi settori e utenti destinatari del servizio stesso.

Il servizio di ristorazione collettiva e fornitura derrate alimentari è articolato con riferimento a tre settori:

a) ristorazione scolastica;
b) ristorazione per gli uffici, le università e le caserme;
c) ristorazione per le strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive.

All’interno di questo servizio pertanto è stata fatta una distinzione tra settori fra loro simili ma che necessitano specifiche diverse, come scuole, uffici od ospedali.

Inoltre, per la prima volta vengono inseriti appositi criteri che danno valore agli alimenti con l’introduzione di strumenti per la prevenzione dello spreco di cibo.

Una importante sottolineatura è il valore dato alla filiera agroalimentare italiana, con particolare attenzione alle produzioni locali, a chilometri zero, al biologico, fino ai prodotti ittici che divengono criteri premianti.

Infine vi sono elementi che tendono ad incrementare lo sviluppo di allevamenti più sostenibili e vengono individuate le verifiche delle condizioni di lavoro lungo le catene di fornitura, con riferimento al rispetto dei diritti umani e alle condizioni di lavoro dignitose di cui alle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

CAM verde pubblico

Il secondo CAM riguarda il servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un’area già esistente, il servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico, la fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico e risulta  articolato in:

a) servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un’area già esistente;
b) servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico;

c) fornitura di prodotti per la gestione del verde.

L’attuale revisione ha l’obiettivo di incrementare e valorizzare il patrimonio del verde pubblico, con tutti i benefici che ne conseguono per la salute umana e l’ambiente.

Attraverso un approccio sistematico, integrato ed innovativo alla gestione del verde, inteso sia come manutenzione dell’esistente e sua valorizzazione, sia come realizzazione del nuovo, si adotta una visione proiettata sul lungo termine. Tutto questo tenendo conto delle indicazioni che nel corso degli anni sono emerse dalle norme e dai piani elaborati, sia dal Parlamento, sia da vari organismi istituzionali ed enti di ricerca.

Inoltre, il CAM in oggetto mira al raggiungimento degli obiettivi ambientali strategici definiti nel PAN GPP, come:

− l’efficienza e risparmio nell’uso delle risorse;

− la riduzione dell’uso di sostanze pericolose;

− la riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti.

In definitiva, questo servizio stabilisce nuovi strumenti di pianificazione per la valorizzazione del patrimonio verde presente nelle nostre città, per la sua progettazione, la sua gestione e la cura.

Inoltre, si prevede di migliorare la conoscenza effettiva del territorio, anche attraverso la realizzazione di censimenti delle vegetazioni locali. Tali strumenti, indirizzati alle stazioni appaltanti, in particolare alle amministrazioni comunali, consistono nel: censimento del verde, il piano del verde; il regolamento del verde pubblico e privato e il bilancio arboreo, che rappresentano la base per una corretta gestione sostenibile del verde urbano.

In questo contesto si inseriscono alcuni dei principi di economia circolare, come la promozione del compostaggio, l’impiego di sistemi che garantiscano l’efficienza degli impianti di irrigazione, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento delle serre, l’incentivo alla produzione biologica.

Infine, un aspetto che vale la pena di sottolineare è la stretta relazione che sussiste tra i CAM in questione e quelli relativi ad altre categorie merceologiche e servizi.

Infatti, molti sono i riferimenti e richiami ad altri CAM già in vigore, come ad esempio quello per l’affidamento del servizio di gestione rifiuti urbani e quello relativo alla fornitura di arredi urbani e di apparecchi per l’illuminazione pubblica (nel caso del verde pubblico). Si profila così l’intento di creare sinergia e coerenza tra le diverse attività previste sul territorio.

Dunque, un approccio intersettoriale che risulta utile ai fini di una corretta applicazione dei CAM anche per lavori, servizi e forniture riguardanti più categorie merceologiche.