Il RUP negli appalti. Nomina, ruolo e compiti dopo le Linee guida ANAC

Novità Editoriale. A cura di Stefano Usai

23 Dicembre 2016
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Novità Editoriale. A cura di Stefano Usai

Il filo conduttore dell’opera – che guida l’Autore nell’analisi delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 50/2016 e nelle Linee guida ANAC – è il RUP e l’attività istruttoria che è chiamato a condurre.

Il RUP quale momento centrale del procedimento contrattuale e a cui l’ANAC ha dedicato le Linee guida n. 3, approvate in via definitiva il 26 ottobre 2016.
Il responsabile unico del procedimento, quindi, come “motore” dell’attività contrattuale, oggetto di particolare attenzione, vista la sua rilevanza, della stessa Corte dei Conti che, in particolare, nella sentenza della sez. giurisdizionale regione Sardegna n. 214/216 ha definito il RUP (nel caso di specie condannandolo per danno erariale con il responsabile del servizio) “figura centrale della procedura” spettando ad esso “tutte le attività istruttorie necessarie per una corretta trattazione e definizione della gara (art. 10 del D.Lgs. 163/2006 e art. 6 della L. 241/1990)”.

Chiamato quindi sempre a conoscere e ad ossequiare le regole della procedura a pena di responsabilità inescusabile. Anche quando l’applicazione della norma è resa incerta da modifiche appena intervenute. In questo quadro, il manuale si pone l’obiettivo di guidare il RUP attraverso le numerose novità introdotte dal D.Lgs. 50/2016.

In primis, viene illustrato come il nuovo Codice abbia modificato il tradizionale potere di negoziazione delle stazioni appaltanti, ora rimesso a delle specifiche qualificazioni distinte per importo, mentre per i comuni non capoluogo di provincia si prevede un innalzamento delle soglie di acquisto rispetto a quanto previsto dalla legge di stabilità n. 208/2015 con la tradizionale conferma ed implementazione dei vincoli della spendingreview.

Rimangono fermi, naturalmente, gli obblighi della centralizzazione delle procedure in relazione ad acquisti per importi superiori ai 40 mila euro per beni e servizi e oltre i 150 mila euro per lavori, fatte salve la possibilità dell’utilizzo degli strumenti “telematici”.

Grande attenzione, nel volume, è poi stata prestata ai nuovi obblighi introdotti dalla programmazione – ora obbligatoria – per l’acquisizione di beni e servizi (e rapporti con il DUP), al procedimento amministrativo contrattuale e alla determinazione a contrattare, alle procedure nel sottosoglia e agli obblighi di motivazione.

Vengono affrontate, inoltre, la questione dei requisiti di partecipazione e la mutata fattispecie del soccorso istruttorio integrativo o “a pagamento”, redatto in una versione ancora non chiarissima, e le innovative prerogative che consentono la modifica del contratto in luogo dell’attivazione di una nuova procedura di gara, senza dimenticare l’analisi di alcune procedure tenute ai margini (o addirittura escluse) dall’applicazione delle disposizioni tradizionali come i servizi legali ed i servizi sociali. Si tiene conto, infine, anche della primissima giurisprudenza espressa sul nuovo Codice e sulle recenti disposizioni in tema di attività contrattuale contenute nello schema di legge di stabilità per il 2017.

Stefano Usai
Vice segretario, responsabile dei servizi: Staff e direzione; Gestione delle risorse finanziarie e umane. Responsabile per la trasparenza ai sensi del d.lgs. 33/2013 e dell’accesso civico; funzionario sostituto ai sensi dell’art. 2 della legge 241/1990. Formatore in materia di appalti e attività degli Enti locali in genere, autore di articoli e numerose pubblicazioni in materia.

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