Tempi di pagamento nella PA troppo lunghi: la Corte di Giustizia UE condanna l’Italia

Il 28 gennaio scorso la Grande Sezione della Corte di Giustizia della UE si è pronunciata in ordine ad un ricorso presentato dalla Commissione europea e ha dichiarato il mancato rispetto da parte della Repubblica italiana dei tempi di pagamento sui debiti commerciali delle PA, prevedendo a nostro carico l’onere per le spese processuali.

3 Febbraio 2020
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Il 28 gennaio scorso la Grande Sezione della Corte di Giustizia della UE si è pronunciata in ordine ad un ricorso presentato dalla Commissione europea e ha dichiarato il mancato rispetto da parte della Repubblica italiana dei tempi di pagamento sui debiti commerciali delle PA, prevedendo a nostro carico l’onere per le spese processuali.

di Paola Morigi

Si tratta di un argomento certamente non nuovo per tutta la nostra P.A., Enti locali compresi, più volte oggetto di interventi e richiami.

Basti ricordare che la normativa di riferimento, la direttiva comunitaria n. 2011/7/UE, recepita con il d.lgs. 9 novembre 2012, n. 192, impone tempi abbastanza stretti per i pagamenti nelle transazioni commerciali – 30 giorni che possono essere portati a 60, ma solamente in specifici casi – e prevede la corresponsione di interessi di mora, senza necessità di alcun sollecito, a fronte di ritardi per cessioni di beni o prestazioni di servizi effettuati regolarmente e non oggetto di reclami o contenzioso.

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Redazione