G7, deroghe al codice appalti: il parere della Commissione ambiente

Parere della Commissione Ambiente sulle deroghe al codice appalti in vista del prossimo G7

27 Gennaio 2017
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Parere della Commissione Ambiente sulle deroghe al codice appalti in vista del prossimo G7 di Taormina

L’VIII Commissione permanente Ambiente, territorio e lavori pubblici, nel Parere appena licenziato sul decreto SUD “DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno”, interviene sulla questione delle deroghe al codice dei contratti pubblici, contenute nell’articolo 7 del decreto in esame relativamente ai lavori per il prossimo G7.

Cosa prevede la norma

L’articolo 7 prevede infatti il ricorso alla procedura negoziata, senza previa pubblicazione del bando di gara, per l’aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi riguardanti gli interventi funzionali alla presidenza italiana del prossimo G7 di Taormina.

Sul tema era intervenuto anche il Presidente Anac, Raffaele Cantone, in audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati lo scorso 18 gennaio (qui il testo dell’intervento di Cantone), durante la quale aveva espresso forti perplessità sulla deroga contenuta nell’articolo in questione, palesemente in contrasto con le intenzioni del legislatore espresse nella legge delega 28 gennaio 2016, n. 11 di recepimento delle direttive europee in materia di contratti pubblici

Il Parere della Commissione

La Commissione ambiente sul punto esprime parere contrario in quanto, si legge nel parere “tale articolo introduce una deroga eccessiva ed impropria alle procedure ordinarie dettate dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, attesa l’insussistenza dei presupposti necessari per il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara di cui all’articolo 63, comma 1, lettera c) del medesimo decreto, non ricorrendo il requisito della estrema urgenza imputabile ad un evento che, in quanto ampiamente programmato, non può ritenersi imprevedibile. Sarebbe stato opportuno ricondurre gli interventi funzionali al G7 nell’ambito del procedimento di cui all’articolo 62 del citato decreto legislativo n. 50/2016.
Inoltre, appare censurabile la mancata previsione di qualsiasi limitazione all’ambito di applicazione della disposizione in oggetto riferita al valore dei lavori, né è stabilita la sottoposizione di tale procedura al rispetto delle norme di prevenzione e repressione della corruzione e trasparenza di cui alla legge 190/2012 e al decreto legislativo 33/2013.”

L’ulteriore proposta di parere

Successivamente è stata avanzata una ulteriore proposta di parere presentata dal relatore nella quale si legge “all’articolo 7, il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando dovrebbe essere consentito per eventi strettamente funzionali alla presidenza italiana del G7 nel 2017, assicurando comunque la necessaria pubblicità in tutte le fasi della procedura medesima”.

Sul punto la Commissione ha espresso parere favorevole con la seguente osservazione: “valuti la Commissione di merito l’opportunità che, nel ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara per gli eventi funzionali alla presidenza italiana del G7 nel 2017, di cui all’articolo 7, sia assicurata la necessaria pubblicità in tutte le fasi della procedura.”

Scarica il testo completo del Parere della Commissione

Redazione Appalti&Contratti

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