DL Infrastrutture: OICE, affidamenti diretti e anticipazioni 

Comunicato stampa OICE 5 giugno 2025

6 Giugno 2025
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DL Infrastrutture, OICE alla Camera: ripristinare anticipazione e ridurre soglia per affidamenti diretti

Sono queste alcune delle proposte contenute nel documento depositato ieri dall’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, a valle dell’audizione svolta presso l’VIII Commissione della Camera, presieduta dall’On.le Rotelli, sul DL Infrastrutture n. 73/2025.
 
Durante l’audizione, alla quale hanno partecipato il Vice Presidente OICE e Presidente della Consulta Interregionale Giovanni Kisslinger e il Direttore Generale Andrea Mascolini, il Vice Presidente ha illustrato le quattro proposte prioritarie, sulle 15 contenute nella nota OICE: “innanzitutto proponiamo di eliminare la norma che esclude dall’applicazione dell’anticipazione del prezzo i prestatori di servizi di ingegneria e architettura, oggi riconosciuta incomprensibilmente solo per la progettazione esecutiva nell’ambito dell’appalto integrato e non per i servizi di progettazione pura”.
 
Per Kisslinger esiste anche un tema di concorrenza, trasparenza e qualità del progetto relativamente alla soglia per gli affidamenti diretti, già peraltro evidenziato dall’ANAC nella relazione annuale illustrata di recente: “riteniamo, anche nell’interesse della stessa amministrazione ad avere operatori economici qualificati e progetti di qualità, che la soglia oggi fissata a 140.000 euro sia troppo alta e crei effetti distorsivi sul mercato. Proponiamo che sia riportata a 75.000 al fine di consentire una riapertura del mercato, anche in favore delle società di minori dimensioni e dei giovani. Dall’analisi svolta dall’Ufficio Gare OICE risulta infatti che dal 2023 – anno di entrata in vigore del nuovo Codice appalti – al 2025 si è assistito a una riduzione delle gare sopra soglia UE pari a circa il 50%.”
 
Fra gli altri temi prioritari l’OICE ha chiesto interventi sulla disciplina per la verifica dei progetti per eliminare gli immotivati limiti previsti nel decreto 36/2023 per studi professionali e società di ingegneria, ma anche sulle regole per affidare la direzione lavori che per Kisslinger “deve essere affidata unitariamente e prioritariamente al progettista che, se anche direttore dei lavori, cercherà di fare eseguire dall’impresa al meglio il progetto difendendone le scelte fatte anche nell’interesse della P.A.”
 

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