Con l’ordinanza del 2 aprile 2025, n. 6562, il TAR Lazio rimette alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea alcune importanti questioni pregiudiziali relative alle cause automatiche di esclusione per violazioni fiscali nei contratti pubblici.
In particolare, il Tribunale esprime dubbi sulla conformità al diritto europeo (Direttive 2014/24/UE e 2014/25/UE e principio di proporzionalità) della normativa nazionale che:
- obbliga gli operatori economici a regolarizzare eventuali debiti fiscali definitivamente accertati prima della scadenza del termine di presentazione delle offerte (mentre le direttive europee non prevedono un termine per la sanatoria);
- impedisce il “self-cleaning” (ravvedimento operoso) durante la procedura di gara;
- presume che la mandataria di un raggruppamento sia a conoscenza delle irregolarità fiscali delle mandanti.
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