Anticorruzione ancora da rodare

20 Gennaio 2017
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L. Oliveri (La Gazzetta degli Enti Locali 20/1/2017)

A distanza di oltre 4 anni dall’entrata in vigore della legge 190/2012 appare evidente che il sistema “anticorruzione” introdotto dalla norma è ben lontano dall’aver colto gli obiettivi prefissati in modo soddisfacente.

È diffusissima la conferma di una sensazione che chi scrive evidenziò già a suo tempo (L. Oliveri, “Ddl anticorruzione, una valanga di burocrazia che serve a poco”, in La Settimana degli Enti Locali n. 37 del 22 ottobre 2012, ed Maggioli): si è realizzato un sistema fortemente burocratico, che richiede una messe enorme di adempimenti e raccolta di dati, poco capace effettivamente, però, di prevenire la corruzione.

Tra i responsabili della prevenzione della corruzione il pensiero principale non è quello di porre in essere azioni di contrasto alla corruzione, ma il rispetto della scadenza per aggiornare il piano triennale, il quesito se l’aggiornamento debba passare anche in consiglio comunale, come in modo del tutto infondato richiede l’ANAC, se il dato richiesto tra i 228 imposti dalla griglia sugli adempimenti della trasparenza sia stato scritto per tempo, se la pubblicazione tra le decine richieste dall’articolo 29 del d.lgs. 50/2016 sia saltata.

Il nuovo Moloch, ora, è l’accesso civico, distinto in accesso civico “tout court”, riguardante gli atti da pubblicare obbligatoriamente, e quello “generalizzato”, che consente l’accesso a tutti i documenti, dati ed informazioni della PA per l’esercizio del controllo diffuso sulla sua attività, del quale, però, non sono chiari i confini e meno chiari ancora li hanno resi le Linee Guida ANAC in consultazione; il quesito che si pongono tutti è: che rapporto esiste tra l’accesso civico “generalizzato” e l’accesso disciplinato dalla legge 241/1990? E, comunque, le Linee Guida vanno giù con l’imposizione di altri adempimenti: e il registro delle istanze di accesso, e il regolamento sull’accesso civico, che incredibilmente dovrebbe integrare le Linee Guida, cioè, in sostanza, supplire a Linee Guida che non guidano.

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