Salvini: “Stiamo lavorando sul tema dell’anticipazione contrattuale per i progettisti”
Si è tenuto lo scorso 24 giugno all’Auditorium Parco della Musica di Roma il convegno organizzato da OICE, l’Organizzazione delle Società di Ingegneria e Architettura, in occasione dei 60 anni dell’Associazione. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, professionisti e grandi committenti sui temi dello sviluppo infrastrutturale e delle sfide future per il settore.
Il Presidente di OICE, Giorgio Lupoi, ha ribadito la necessità di intervenire sul quadro normativo per valorizzare il lavoro delle società aderenti: «Abbiamo voluto celebrare i 60 anni dell’Associazione aprendo una riflessione sulle grandi trasformazioni che ci attendono, dall’intelligenza artificiale alla crescente complessità degli interventi richiesti dai committenti. Le nostre società hanno dimostrato capacità di risposta alle richieste del PNRR e stanno risalendo posizioni nello scenario internazionale, ma ora è indispensabile che le istituzioni adeguino le regole per riconoscere il valore delle nostre attività».
«Serve un intervento deciso – ha aggiunto Lupoi – sull’attuale squilibrio contrattuale: va riconosciuta l’anticipazione contrattuale, aggiornati i parametri tariffari e previsto un utilizzo più diffuso di project management esterno, evitando di incentivare attività tecniche interne alle pubbliche amministrazioni che risultano antistoriche e antieconomiche. L’adeguamento del Codice degli Appalti, con disciplinari-tipo e contratti-tipo, è una priorità per garantire qualità, sostenibilità e competitività al settore».
È intervenuto anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vicepremier, Matteo Salvini, che ha evidenziato il ruolo centrale delle società di ingegneria e il contributo di OICE: «Con OICE è possibile programmare progetti a lungo termine e non solo rincorrere le emergenze. Le competenze italiane, rappresentate anche da questa Associazione, sono protagoniste dei grandi cantieri e delle sfide infrastrutturali che il Paese sta affrontando. Stiamo lavorando sul tema dell’anticipazione contrattuale per i progettisti nell’ambito degli emendamenti sul decreto infrastrutture”.
Ha partecipato con un intervento anche il Viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che ha sottolineato come ingegneri e architetti siano oggi «i garanti di un nuovo equilibrio tra pubblico e privato, professionisti completi che coniugano competenze, innovazione, sostenibilità e responsabilità, nel rispetto delle regole».
Il Professor Dario Lo Bosco, Amministratore Delegato di Italferr, ha evidenziato il valore strategico dell’ingegneria italiana a livello globale: «Avere OICE in Italia significa rafforzare il know-how culturale e il driver tecnologico, hi-tech e digitale, alla base di ogni grande opera infrastrutturale. È una garanzia di efficienza che il mondo ci invidia. Ho assunto con orgoglio il ruolo di Amministratore Delegato di Italferr, che è stata chiamata dall’India per realizzare il primo ponte installato in un’area di grande rilevanza geopolitica. Se dall’India scelgono Italferr, significa che l’ingegneria italiana è, a pieno titolo, un orgoglio riconosciuto a livello mondiale».
Tra i temi al centro del convegno anche l’impatto della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, che secondo Lupoi «va governata, senza sostituire le competenze e l’ingegno umano, ma rafforzando un sistema basato su qualità, innovazione e valorizzazione delle professionalità».
OICE celebra i 60 anni
Lupoi: “Serve quadro normativo all’altezza delle sfide”
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