Poiché il ministero intende consolidare al proprio interno la cultura della legalità attraverso il monitoraggio dei processi a rischio, anche negli enti vigilati e nelle società in house, ha stabilito di collaborare con Anac mediante l’istituzione di un tavolo tecnico.
“Nelle pubbliche amministrazioni, in particolare quelle di grandi dimensioni – dichiara il presidente Cantone -, vi sono molte attività rilevanti dal punto di vista economico che possono essere oggetto di interessi di tipo corruttivo. Monitorare i processi più esposti a tale rischio è dunque fondamentale. Con questo accordo l’Anac intende fornire al ministero dell’Ambiente e alle sue articolazioni il proprio contributo per prevenire la commissione di illeciti, collaborando al monitoraggio dei Piani anticorruzione e attraverso appositi incontri e seminari formativi”.
“Il ministero dell’Ambiente – afferma il ministro Costa – è una casa di vetro, un percorso avviato fin dai primi mesi del mio insediamento con il ‘Decreto trasparenza’. La trasparenza è fondamentale per il buon andamento di ogni pubblica amministrazione e con l’accordo firmato oggi con l’Anac vogliamo rafforzarla, prevenendo e contrastando la corruzione, finalità che già stiamo perseguendo mediante il Piano triennale di prevenzione 2019-2021 del ministero”.
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