Il d.l. 34 ha affrontato in modo decisamente inusitato la nota problematica dei cd. medici e infermieri “gettonisti” prevedendo che, nell’ottica della reinternalizzazione dei servizi, tali appalti (salva una eccezione transitoria per i servizi in ambito emergenza-urgenza) non possano essere ulteriormente conferiti.
Con ciò il legislatore ha affrontato il problema partendo “dalla fine” anziché creare, innanzitutto, tutti i presupposti per cui le drammatiche carenze di personale in organico possano essere colmate (riforma dei percorsi formativi, dell’accesso agli enti, delle carriere, forme disincentivanti alla fuoriuscita dal sistema pubblico ecc.).
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