Gare pubbliche di ingegneria e architettura, OICE: una chiusura del 2016 molto positiva

Osservatorio OICE/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura. Novembre annuncia una chiusura del 2016 molto positiva: le gare per servizi di sola progettazione a +46,7% in valore sul 2015; tutto il mercato dei servizi di ingegneria a +65,1%

14 Dicembre 2016
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Scicolone, OICE: “Il positivo risultato della progettazione va consolidato con il completamento delle regole e con il correttivo”

Si va verso una chiusura d’anno molto positiva per il mercato dei servizi di ingegneria: negli undici mesi del 2016 +28,8% in numero e +65,1% in valore sugli stessi mesi del 2015; nel mese di novembre tutto il mercato cresce del 65,6% in numero e del 195,2% in valore, su novembre 2015, mentre su ottobre 2016 solo +1,0% in numero, ma +113,3% in valore. Anche le gare per servizi di sola progettazione sono in forte crescita, da gennaio a novembre del 2016 +29,4% in numero e +46,7% in valore sul 2015. Dall’entrata in vigore del nuovo codice (da maggio a novembre) tutto il mercato cresce in numero del 41,1% e in valore del 51,2% rispetto agli stessi mesi del 2015; nello stesso periodo per i servizi di sola progettazione, il numero cresce del 36,1% e il valore del 52,7%.

“L’andamento positivo del mese di novembre sembra anticipare una fine d’anno molto positiva – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – negli undici mesi trascorsi si è raggiunto un valore che pone il 2016 tra i migliori anni dal 2000. Questo risultato è raggiunto nonostante le procedure miste, di progettazione e costruzione insieme, abbiano un forte segno positivo, e stiamo vedendo che, accanto all’ovvio calo degli appalti integrati ormai relegati ai soli settori speciali, crescono le concessioni di realizzazione e gestione e il project financing. Il dato di fondo rimane però quello del rilancio complessivo del mercato della progettazione e della direzione lavori, frutto della nuova impostazione data dal codice dei contratti pubblici. Adesso attendiamo il decreto sui livelli di progettazione e sui requisiti dei progettisti e ci auguriamo che le amministrazioni abbandonino prassi stravaganti tese ad eludere l’applicazione corretta del codice; si tratta di comportamenti – come l’applicazione dei contratti di sponsorizzazione alle progettazioni – che andranno vietati con il decreto correttivo da varare al più presto. Su questo tema – ha continuato Scicolone – l’OICE è pronta a fornire il proprio contributo di proposte finalizzate, ad esempio, a rendere certa la base d’asta con l’obbligatorietà del cosiddetto decreto parametri, a rivedere la materia delle assicurazioni e delle garanzie chieste al progettista, oggi fonte di incertezze e confusione, a rendere le linee guida ANAC vincolanti, a promuovere un maggiore ricorso al project management e a ridurre i costi di partecipazione alle gare. Nel frattempo l’auspicio è che si completi il quadro delle regole nel senso di snellire e semplificare la fase di qualificazione alle gare, di definire contratti-tipo in linea con le nuove metodologie di produzione dei progetti, quali il BIM, e con le prassi internazionali affinché i nostri progettisti possano accedere in modo ancor più qualificato ai mercati internazionali”.

 Tornando ai dati e secondo l’aggiornamento al 30 novembre 2016 dell’osservatorio OICE-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura rilevate nel mese sono state 530 (di cui 66 sopra soglia), per un importo complessivo di 109,0 milioni di euro (91,2 sopra soglia). Rispetto al mese di novembre 2015 il numero delle gare cresce del 65,6% (+135,7% sopra soglia e +58,9% sotto soglia), e il loro valore ha un balzo del 195,2% (+249,5% sopra soglia e +64,3% sotto soglia). Nel mese di novembre le gare di sola progettazione hanno avuto incrementi del 94,4% in numero e del 136,2% in valore, sempre rispetto a novembre 2015.

Da segnalare tra le gare del mese quella dell’ENI spa da 31,0 milioni di euro per servizi scientifici e tecnici connessi all’ingegneria di supporto in ambito oil &gas upstream, midstream e downstream, e il bando del Politecnico di Milano con accordi quadro per «servizi integrati» che avranno ad oggetto servizi di architettura e ingegneria consistenti in progettazione, in quattro lotti con valore complessivo di 20,0 milioni di euro.

Molto positivo il confronto dei primi undici mesi del 2016 e del 2015: da gennaio a novembre 2016 sono state bandite 4.621 gare per un importo complessivo di 673,2 milioni di euro che, rispetto agli stessi mesi del 2015, crescono del 28,8% nel numero (+53,9% sopra soglia e +26,5% sotto soglia) e del 65,1% nel valore (+94,2% sopra soglia e +5,2% sotto soglia).

Dobbiamo registrare che sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a novembre il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2014 è al 30,2%, per le gare indette nel 2015 sale al 40,1%, le prime notizie che riguardano le gare pubblicate nel 2016 ci danno un ribasso che arriva al 41,5%.

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 306 unità dei primi undici mesi del 2015, alle 471 degli undici mesi appena trascorsi, con una crescita del 53,9%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita dell’8,5%. Nonostante questo l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 2,5%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 30,5%, Germania 21,1%, Polonia 7,9%, Gran Bretagna 5,6%.

Negli undici mesi del 2016 l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione), è in crescita nel valore, 7.914,1 milioni di euro +90,0% rispetto ai primi undici mesi del 2015, ma in calo nel numero, 545 gare -52,6%. Da notare che dal mese di giugno al mese di novembre sono stati pubblicati 3 bandi per general contracting, con importi risibili per questo tipo di procedura.

Gli appalti integrati (possibili con il nuovo codice degli appalti solo nei settori speciali) da soli mostrano, sempre rispetto ai primi undici mesi del 2015, un calo in numero del 64,8%, con una crescita nel valore di appena lo 0,8%.

Comunicato Stampa OICE, Roma 14 dicembre 2016

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