Qualche mese fa ci interrogavamo su quale interpretazione poter assumere in ordine alle contraddittorie norme del Codice dei contratti pubblici, relativamente al problema delle verifiche dei requisiti, nella parte in cui, da un lato, l’art. 29 sembrerebbe obbligare le stazioni appaltanti a farsi carico dell’onerosa verifica del possesso dei requisiti preordinato al provvedimento di ammissione per tutti gli offerenti/candidati, prima di procedere all’aperture delle offerte tecnico-economiche, e, dall’altro l‘art. 85, comma 5, parrebbe imporle solo sull’aggiudicatario successivamente all’adozione del provvedimento di aggiudicazione definitiva, proprio come presupposto per rendere efficace tale aggiudicazione.
In attesa delle pronunce sull’art. 120, comma 2-bis, primo e secondo periodo del Codice del processo amministrativo, auspicavamo “un intervento risolutivamente chiarificatore del legislatore volto a: Continua a leggere….
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