Con la sentenza in commento (n. 08162/2025), la Quinta Sezione del Consiglio di Stato torna a pronunciarsi sulla dibattuta questione della revisione dei prezzi nei contratti pubblici soggetti al regime del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.
La decisione conferma, con nettezza, l’orientamento secondo cui, in vigenza di tale Codice, l’adeguamento del corrispettivo a fronte di sopravvenienze onerose è ammissibile solo ed esclusivamente se previsto da un’apposita clausola contrattuale chiara, precisa ed inequivocabile, inserita ab origine nei documenti di gara.
Il caso di specie
La controversia trae origine dal diniego opposto dal Ministero della Giustizia all’istanza presentata dall’aggiudicataria di un appalto per la fornitura di generi alimentari a istituti penitenziari (contratto del 2022).
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Nessuna revisione prezzi senza clausola espressa, se l’appalto è soggetto al Dlgs. 50/2016
Con la sentenza in commento (n. 08162/2025), la Quinta Sezione del Consiglio di Stato torna a pronunciarsi sulla dibattuta questione della revisione dei prezzi nei contratti pubblici soggetti al regime del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50
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