Professionalizzazione delle stazioni appaltanti

Posizione delle Regioni sulla comunicazione “Appalti pubblici efficaci in Europa e per l’Europa” (COM 2017/572) – Comunicazione “Sostegno agli investimenti mediante valutazione ex ante volontaria degli aspetti relativi agli appalti per i grandi progetti infrastrutturali” (COM 2017/573) – Raccomandazione relativa alla professionalizzazione degli appalti pubblici (C2017/6654)

27 Dicembre 2017
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Posizione delle Regioni sulla comunicazione “Appalti pubblici efficaci in Europa e per l’Europa” (COM 2017/572) – Comunicazione “Sostegno agli investimenti mediante valutazione ex ante volontaria degli aspetti relativi agli appalti per i grandi progetti infrastrutturali” (COM 2017/573) – Raccomandazione relativa alla professionalizzazione degli appalti pubblici (C2017/6654)

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, nella seduta del 6 dicembre 2017, un contributo specifico quale posizione in ordine alle due Comunicazioni COM 2017/572 e COM 2017/573 e alla Raccomandazione C2017/6654 dell’UE intervenute su alcuni temi attuali e critici che investono il settore degli appalti pubblici nella Comunità Europea.

Il documento è stato trasmesso alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.

Le comunicazioni UE in argomento muovono, in particolare, da un assunto: per favorire la crescita del mercato unico e garantire occupazione attraverso investimenti a livello locale, regionale e nazionale, è necessario assumere un approccio strategico in ordine agli approvvigionamenti pubblici.

Occorre, quindi, porre grande attenzione negli appalti pubblici non solo in quanto strumento di soddisfazione delle esigenze amministrative locali (con l’acquisizione di un bene, un servizio o un lavoro pubblico), ma utilizzarli anche quale leva per attuare politiche economiche, sociali, ambientali e di innovazione, con una valenza strategica per il proprio Paese.

Infatti, gli appalti pubblici in Europa ammontano complessivamente a circa 2.000 miliardi di euro l’anno, rappresentando quindi una parte considerevole degli investimenti pari a circa il 14% del PIL della stessa UE.

In Italia il loro valore, secondo quanto rilevato da ANAC, è di circa 120 miliardi di euro per l’anno 2016.

Possiamo dunque immaginare che un approccio attento alle modalità di approvvigionamento pubblico potrebbe garantire utili risparmi ai bilanci pubblici così da favorire anche un aumento degli investimenti stessi.

Peraltro, adoperare gli approvvigionamenti pubblici anche con finalità strategiche, considerato il loro notevole peso economico, favorirebbe di certo la crescita economica soprattutto in questo momento storico in cui, com’è noto, gli Stati affrontano forti restrizioni di bilancio a causa della crisi, che obbliga a un uso ottimale dei fondi, volto a ridurre inefficienze, sprechi, irregolarità e corruzione.

fonte: www.itaca.org

Documenti collegati

 

  • Documento Conferenza delle Regioni e Province autonome 6/12/2017 n. 17/185/CR5/C4
    Posizione delle Regioni sulla comunicazione “Appalti pubblici efficaci in Europa e per l’Europa” (COM 2017/572) – Comunicazione “Sostegno agli investimenti mediante valutazione ex ante volontaria degli aspetti relativi agli appalti per i grandi progetti infrastrutturali” (COM 2017/573) – Raccomandazione relativa alla professionalizzazione degli appalti pubblici (C2017/6654)

 

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