I nuovi dati e l’analisi sono contenute all’interno del comunicato del presidente del 1 marzo 2018.
Il numero delle varianti complessivamente registrate nella banca dati dell’ANAC alla data del 30 maggio 2017 risulta essere pari a n. 614.
Tra queste il numero di varianti comunicate successivamente alla data del precedente comunicato risulta essere pari a n. 386.
Le varianti che superano il 10% dell’importo contrattuale risultano complessivamente n. 400 di cui solo n. 14 relative al periodo oggetto del comunicato anzidetto.
I dati riportati nel documento rappresentano un quadro di aggiornamento che mette in evidenza l’evoluzione dell’informazione di carattere statistico a suo tempo pubblicata. In particolare, è confermata la relazione esistente tra ribassi elevati di aggiudicazione e varianti.
Inoltre, per gli appalti di importo elevato (superiore ai 20 milioni) l’incidenza dell’importo medio delle varianti è superiore rispetto all’analoga percentuale di varianti per tutti gli appalti (28% contro 19%).
Ciò avvalora la previsione del Codice dei contratti circa l’esigenza della qualificazione delle stazioni appaltanti per le attività di progettazione ed esecuzione degli appalti.
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