Sedute riservate nelle gare informatiche
L’esercizio della funzione pubblica, il processo decisionale, la valutazione delle offerte (e della relativa documentazione, in una procedura di gara) necessitano di un procedimento e di un processo amministrativo che possa valorizzare un requisito base dell’agire pubblico, l’emersione in chiaro dei principi di legalità e buon andamento (ex art. 97 Cost.), l’esigenza di “trasparenza”, finalizzata a perseguire l’interesse pubblico in condizioni di stabile imparzialità, senza la presenza di condizionamenti o conflitti di interesse, garantendo la par condicio ai soggetti destinatari dell’utilità finale (“bene della vita” rappresentato dall’aggiudicazione della gara): nella scelta del contraente, la possibilità di partecipare e accedere a tutti gli atti e alle operazioni di gara.
Ne consegue, quale precipitato valoriale, che la “pubblicità” delle sedute di gara risponde a questa esigenza di tutela, non solo proiettata alla parità di trattamento dei concorrenti, ai quali deve essere permesso di effettuare gli opportuni riscontri sulla regolarità formale degli atti prodotti e di avere così la garanzia che non siano successivamente intervenute indebite alterazioni, ma anche all’interesse pubblico alla “trasparenza” e all’“imparzialità” dell’azione amministrativa, le cui conseguenze negative sono difficilmente apprezzabili ex post una volta concluse le operazioni materiali delle Commissione di gara, in mancanza di un riscontro immediato.
Per approfondire la tematica
CORSO
Gli acquisti di beni e servizi informatici dopo la Legge di stabilità 2016 – Cloud computing e contratti informatici
Milano, 23 febbraio 2016
Bologna, 15 marzo 2016
Roma, 23 marzo 2016
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