Ancora sulle competenze del RUP nel procedimento contrattuale oltre la legge 241/90

È opportuno tornare sulle questioni del riparto competenze tra RUP/commissione di gara/dirigente-responsabile del servizio nell’ambito del procedimento pubblicistico che prende avvio – semplificando –dalla determinazione a contrattare per concludersi poi con l’aggiudicazione.

a cura di Stefano Usai

La questione si pone alla luce di quanto emerge dalla prassi dell’ANAC, in particolare lo schema di bando tipo n. 1/2017 (prima ancora con le linee guida n. 3/2016 sul RUP) e della recente giurisprudenza, su tutte la sentenza del TAR Lazio, Roma n. 4951/2017) in cui si ammette, semplificando, che al RUP – non diretto responsabile del servizio – compete il potere/prerogativa di escludere dalla gara (nel caso di specie, per rilevata anomalia dell’offerta).
In sostanza la tematica che si ripropone – e che deve trovare un definitivo inquadramento – è quella del ruolo e delle competenze del responsabile unico del procedimento individuato dal dirigente/responsabile del servizio e posto a presidio del procedimento di gara.

Finora, si è spesso sostenuto – in primis lo scrivente -, che il modello che caratterizza i rapporti RUP/responsabile del servizio, anche nell’ambito del procedimento che porta all’aggiudicazione, si dovesse individuare sulla falsariga dello schema generale desumibile dall’articolo 6 della legge 241/90.

In sostanza, e semplificando, se il RUP non ha poteri gestionali e, pertanto (si pensi ad un comune) non sia anche il responsabile del servizio, certi atti definitivi – come le esclusioni dalla procedura di gara – non sono di sua competenza ma di competenza del soggetto che assume in toto la responsabilità della procedura ovvero il responsabile gestionale.

Alla luce, però, della prassi dell’ANAC e della giurisprudenza riportata vi è invece spazio per ritenere che nell’ambito (all’interno) del procedimento contrattuale il responsabile unico pur non responsabile del servizio possa esercitare alcuni poteri decisori/definitivi ad eccezione degli atti, come si dirà più avanti, che implicano l’assunzione di impegni di spesa. Elementi che portano, evidentemente, a mutare impostazione del problema.

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Il Decreto Correttivo al Codice dei contratti pubblici

Il Decreto Correttivo al Codice dei contratti pubblici

Il D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56, recante “Disposizioni integrative e  correttive  al  decreto  legislativo 18 aprile 2016, n. 50”, introduce oltre 300 modifiche al Codice dei contratti pubblici, non solo formali, ma di ampia portata e sostanza, finalizzate, come si dà conto nella Relazione illustrativa, “a perfezionare l’impianto normativo senza intaccarlo, con lo scopo di migliorarne l’omogeneità, la chiarezza e l’adeguatezza in modo da perseguire efficacemente l’obiettivo dello sviluppo del settore che la stessa legge delega si era prefissata”. Le novità si sviluppano su alcune linee direttrici piuttosto evidenti: minori vincoli ed oneri per gli operatori economici nelle strategie di aggregazione (RTI, consorzi) e misure pro MPMI; semplificazione delle procedure (infra 40.000 euro, ampliamento criterio del prezzo più basso per i lavori, alleggerimento del regime per i servizi dell’allegato IX, ecc.); valorizzazione degli appalti sostenibili (obbligatorietà dei criteri ambientali per qualunque importo e delle clausole sociali per le procedure sopra soglia, tutela rafforzata del costo del personale); innalzamento misure di trasparenza e prevenzione (inasprimento requisiti generali, commissione giudicatrice solo parzialmente interna anche sotto soglia, limiti subappalto, ecc.); favor per i professionisti dei servizi tecnici (vincolatività tariffe per base di gara, conferma dei limiti all’appalto integrato, compenso svincolato dal finanziamento dell’opera, divieto di ricorrere alla sponsorizzazione, ecc.). Il volume intende offrire, con un taglio schematico e operativo, un primo strumento di analisi delle numerose innovazioni e questioni introdotte dal D.Lgs. 56/2017. Sono riportate utili tabelle di sintesi per ciascun istituto e una tabella finale riepilogativa.

Completa l’opera il testo coordinato del Codice dei contratti pubblici aggiornato con tutte le modifiche ad oggi intervenute.

Alessandro Massari, Avvocato specializzato in contrattualistica pubblica,direttore del mensile Appalti&Contratti e della rivista internet appaltiecontratti.it

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