Prezzo più basso ed appalti fino a 2 milioni di euro: la lettura di “buon senso” dell’ANAC

In relazione alle modifiche apportate agli articoli 36 e 95 del Codice appalti ad opera del decreto correttivo, l’ANAC ha fornito la propria interpretazione tramite un parere reso in data 23 giugno ultimo scorso, a seguito di una specifica richiesta formulata dal Mit

a cura di Massimo Gentile

La questione concerne, in particolare, la portata interpretativa delle menzionate disposizioni del Codice regolanti le modalità di affidamento dei contratti di lavori di importo compreso tra 150 mila euro e 2 milioni di euro.

A tal riguardo, l’articolo 36, così come modificato dal “correttivo”, prevede che per l’affidamento dei lavori di importo “pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 1.000.000 di euro” è possibile utilizzare la “procedura negoziata con consultazione di almeno quindici operatori economici” (art. 36, comma 2, lett. c), mentre l’affidamento di contratti di importo superiore a 1 milione di euro deve avvenire tramite procedure ordinarie “fermo restando quanto previsto dall’articolo 95 comma 4 del Codice” (art. 36, comma 2, lett. d).

Dal proprio canto, l’articolo 95, comma 4, lettera a) dispone che è possibile l’utilizzo del criterio del prezzo più basso, in luogo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per i lavori di “importo pari o inferiore a 2.000.000 di euro”, quando “l’affidamento dei lavori avviene con procedure ordinarie, sulla base del progetto esecutivo” e “fermo restando quanto previsto dall’articolo 36 comma 2 lettera d)”.

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Il Decreto Correttivo al Codice dei contratti pubblici

Il Decreto Correttivo al Codice dei contratti pubblici

Il D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56, recante “Disposizioni integrative e  correttive  al  decreto  legislativo 18 aprile 2016, n. 50”, introduce oltre 300 modifiche al Codice dei contratti pubblici, non solo formali, ma di ampia portata e sostanza, finalizzate, come si dà conto nella Relazione illustrativa, “a perfezionare l’impianto normativo senza intaccarlo, con lo scopo di migliorarne l’omogeneità, la chiarezza e l’adeguatezza in modo da perseguire efficacemente l’obiettivo dello sviluppo del settore che la stessa legge delega si era prefissata”. Le novità si sviluppano su alcune linee direttrici piuttosto evidenti: minori vincoli ed oneri per gli operatori economici nelle strategie di aggregazione (RTI, consorzi) e misure pro MPMI; semplificazione delle procedure (infra 40.000 euro, ampliamento criterio del prezzo più basso per i lavori, alleggerimento del regime per i servizi dell’allegato IX, ecc.); valorizzazione degli appalti sostenibili (obbligatorietà dei criteri ambientali per qualunque importo e delle clausole sociali per le procedure sopra soglia, tutela rafforzata del costo del personale); innalzamento misure di trasparenza e prevenzione (inasprimento requisiti generali, commissione giudicatrice solo parzialmente interna anche sotto soglia, limiti subappalto, ecc.); favor per i professionisti dei servizi tecnici (vincolatività tariffe per base di gara, conferma dei limiti all’appalto integrato, compenso svincolato dal finanziamento dell’opera, divieto di ricorrere alla sponsorizzazione, ecc.). Il volume intende offrire, con un taglio schematico e operativo, un primo strumento di analisi delle numerose innovazioni e questioni introdotte dal D.Lgs. 56/2017. Sono riportate utili tabelle di sintesi per ciascun istituto e una tabella finale riepilogativa.

Completa l’opera il testo coordinato del Codice dei contratti pubblici aggiornato con tutte le modifiche ad oggi intervenute.

Alessandro Massari, Avvocato specializzato in contrattualistica pubblica,direttore del mensile Appalti&Contratti e della rivista internet appaltiecontratti.it

Leggi descrizione
Alessandro Massari, 2017, Maggioli Editore
48.00 €

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