Società partecipate: circa una su tre interessata da interventi di dismissione
Mediante comunicato emesso il 20 novembre 2017 il Ministero della Semplificazione e la Pubblica Amministrazione ha reso noto che circa il 30% delle società partecipate in Italia sono interessate da interventi di dismissione.
Ecco il testo del comunicato.
“Addio a una partecipata su tre. Il dato emerge dalla ricognizione straordinaria delle partecipazioni delle pubbliche amministrazioni che si è conclusa il 10 novembre, data entro la quale era prevista la comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze dei piani di razionalizzazione delle amministrazioni interessate.
Dei circa 10.500 Enti tenuti ad approvare la ricognizione straordinaria stabilita dal nuovo Testo Unico, l’83% del totale ha provveduto alla trasmissione del piano. Le partecipazioni societarie dichiarate dalle amministrazioni pubbliche ammontano a 32.504 e sono riconducibili a 5.791 società.
Dalla verifica risulta che le società a partecipazione diretta delle amministrazioni sono 4.701. Nello specifico:
- di 2.558 società in cui gli Enti possiedono, singolarmente o nel loro complesso, la maggioranza del capitale, 747 sono le società interessate da procedure di dismissione e 118 le società oggetto di procedure di fusione;
- di 2.143 società in cui gli Enti, nel loro complesso, non detengono la maggioranza del capitale, 785 sono le società da cui gli enti intendono uscire dalla compagine azionaria.
Oltre alla riduzione del numero di società, la riforma contiene altre norme importanti sotto il profilo della riduzione dei costi, tra cui: il divieto di buonuscite; il divieto di distribuire bonus per chi amministra società in perdita; il divieto di moltiplicare cariche come ad esempio le vice presidenze.
>> CONSULTA IL COMUNICATO INTEGRALE DEL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE PUBBLICHE
Il Testo unico delle società a partecipazione pubblica di cui al D.Lgs. 175/2016 (TUSPP) rappresenta un primo e concreto tentativo del nostro legislatore di costruire un impianto normativo, per quanto possi- bile organico e coordinato, volto al riordino delle disposizioni nazionali ed alla creazione di una disciplina generale in materia di società partecipate dalle pubbliche amministrazioni: nazionali, regionali e locali. In effetti, il quadro ordinamentale antecedente era la risultante di una sovrapposizione storica di interventi normativi disorganici, frutto di provvedimenti isolati, adottati in epoche successive ed a volte anche per finalità diverse. Tali provvedimenti normativi risultavano spesso tra loro non coordinati né ricondotti ad uniformità nel più ampio alveo delle disposizioni comunitarie. Al TUSPP, quindi, va attribuita l’importanza di avere anche chiarito, per talune materie chiave, i termini del rapporto di specialità (e quindi di derogabilità) della norma pubblici- stica rispetto ai principi del diritto societario comune; a quest’ultimo è comunque riconosciuto, in via generale, la funzione di «chiusura» del sistema giuridico di riferimento. Nel volume, oltre ad analizzare i singoli articoli del T.U. e le temati- che in essi prospettate, sempre attraverso un’ottica di tipo interdisciplinare, atta a traguardare le questioni sia sul piano giuridico-ordinamentale che su quello economico-aziendale, si è dato adeguato spazio alla trattazione di rilevanti argomenti, come l’uso degli indicatori di valutazione del rischio di «crisi aziendale» nelle società «a controllo pubblico». Sempre l’ottica interdisciplinare ha guidato la stesura dei capitoli afferenti alle società in house providing, alle miste in partenariato pubblico privato, alla disamina delle strategie di possibile analisi del portafoglio partecipazioni di un ente pubblico e delle modalità e tecniche di sua razionalizzazione e riassetto, anche mediante l’attuazione di operazioni straordinarie d’azienda; il tutto in coerenza con i nuovi strumenti di programmazione del portafoglio, costituiti dal Piano Operativo di Razionalizzazione ordinario «a scorrimento» e da quello di Ricognizione Straordinaria 2017.
Il volume è aggiornato alle disposizioni integrative e modificative di cui al D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 100 (c.d. Decreto correttivo al TUSPP), nonché al D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56 (c.d. Decreto correttivo al Codice dei contratti pubblici).
Giuseppe Bassi Laureato in Economia e Commercio, perfezionato in Scienze giuridiche ed amministrative, Diritto commerciale, Strategie di marketing, Pianificazione economico-finanziaria e tariffaria nel settore idrico e dei rifiuti e Analisi finanziaria di bilancio. Lavora in qualità di funzionario economico-finanziario presso il Comune di Arezzo. È stato cultore di «Programmazione e controllo nelle ammini- strazioni pubbliche» e di «Politiche e strategie aziendali delle aziende pubbliche» presso la Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Bologna, sede di Forlì. È stato componen- te, in qualità di esperto, della Commissione «Enti locali» del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili. È au- tore di saggi e monografie su servizi pubblici locali e utilities pubbliche.
Fabio Moretti Laureato in Economia e Commercio, in campo aziendalistico ha approfondito le temati- che del marketing, posizionamento strategico e immagine di marca. Lavora in qualità di funzionario economico-finanziario presso il Comune di Arezzo. È autore di saggi e monografie su servizi pubblici locali e utilities pubbliche, di matrice giuridica ed economica.
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