Big Data: Linee guida e raccomandazioni di policy

Indagine conoscitiva congiunta di Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e Garante Privacy

10 Luglio 2019
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Indagine conoscitiva congiunta di Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e Garante Privacy

Segnaliamo l’anticipazione delle principali Linee guida di cooperazione in tema di Big Data, nonché le raccomandazioni di policy condivise da Agcom, Agcm e Garante Privacy in relazione alla pervasiva tematica.

Nel 2017, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e il Garante per la protezione dei dati personali hanno avviato congiuntamente un’Indagine Conoscitiva per meglio comprendere le implicazioni per la privacy, la regolazione, la tutela del consumatore e l’antitrust, dello sviluppo dell’economia digitale e, in particolare, del fenomeno dei Big Data.

La disponibilità dei dati è infatti sempre più rilevante per l’ottimizzazione di processi e decisioni, per l’innovazione e per l’efficiente funzionamento dei mercati e i Big Data rappresentano un fenomeno che non è limitato a specifici settori ma investe l’economia nel suo complesso. Inoltre, lo sviluppo dell’economia “data driven” ha implicazioni non solo sul funzionamento dei mercati e sul benessere dei consumatori, ma anche sotto il profilo sociale e democratico. Le nuove forme in cui si manifesta il potere di mercato meritano, dunque, un’attenta valutazione per le implicazioni economiche e sociali che possono avere.

La decisione di privilegiare un approfondimento interdisciplinare e di svolgere un’Indagine conoscitiva congiunta origina dalla piena consapevolezza che le caratteristiche dell’economia digitale sono molto spesso tali per cui gli obiettivi propri delle tre Autorità tendono quasi inevitabilmente ad intrecciarsi e non sempre sono agevolmente distinguibili. Laddove i rapporti non univoci tra concorrenza, privacy e pluralismo richiedono un coordinamento particolarmente stretto, il confronto costante tra le diverse autorità di garanzia si rende necessario anche al fine di riconoscere e riconciliare possibili trade-off tra strumenti e obiettivi delle diverse autorità.

Il contributo che ciascuna Autorità, nel rispetto delle proprie competenze, può offrire alle altre due risulta estremamente prezioso, sia per una migliore comprensione dei fenomeni in atto, sia per la scelta della strumentazione più appropriata per fronteggiare alcune specifiche criticità al confine tra le diverse competenze, sia, infine, per integrare gli interventi dell’autorità competente e meglio “posizionata”.

Nel corso dell’indagine sono state svolte circa quaranta audizioni, da parte delle diverse Autorità, nel cui ambito sono stati interpellati i principali operatori dell’economia dei dati, delle telecomunicazioni, dei settori finanziari e dell’editoria, nonché esperti e accademici; sono state inviate richieste di informazioni ai grandi operatori digitali e sono pervenuti numerosi contributi. Inoltre, le diverse Autorità hanno potuto beneficiare delle informazioni acquisite nel corso di procedimenti collegati allo sfruttamento economico dei dati e al ruolo della profilazione algoritmica nei mercati della pubblicità on line e nell’attività delle piattaforme di video sharing, motori di ricerca e marketplace.

Nel giugno dello scorso anno sono stati pubblicati alcuni risultati intermedi: un Big Data Interim report adottato dall’Agcom e un rapporto che illustra i risultati di un’indagine campionaria, condotta dall’Agcm, volta a indagare la propensione degli utenti di servizi on-line a consentire l’utilizzo dei propri dati a fronte dell’erogazione dei servizi.

Il documento finale, che raccoglierà i rapporti finali delle diverse Autorità, sarà disponibile a breve.

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Redazione