OICE – Primi nove mesi 2019: gare di progettazione a +14,2% in valore e -11,0% in numero. Boom appalti integrati dopo “sblocca cantieri”: +72% in numero per 14,5 milioni di progettazione esecutiva

Scicolone, OICE: “Bene l’aumento della domanda di progettazione, ma occorre attivare gli accordi quadro e rivedere la disciplina sulle garanzie”

23 Ottobre 2019
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Scicolone, OICE: “Bene l’aumento della domanda di progettazione, ma occorre attivare gli accordi quadro e rivedere la disciplina sulle garanzie”

Nei primi nove mesi del 2019 la progettazione si mantiene in campo positivo nel valore: le gare sono state 2.097 (527 sopra soglia) per un importo complessivo di 452,3 milioni di euro (371,6 sopra soglia), -11,0% in numero (+21,1 sopra soglia) e +14,2% in valore (+30,4% sopra soglia) sui nove mesi del 2018.

Secondo l’osservatorio OICE-Informatel, il dato più rilevante è quello sugli appalti integrati nei tre mesi estivi (luglio-settembre), dopo l’entrata in vigore del decreto “sblocca-cantieri” (seconda decade di giugno), il numero degli appalti integrati è cresciuto del 72,0% (da 25 a 43) e il valore stimato della progettazione esecutiva oggetto di questi appalti è aumentato di 11 volte (da 1,2 a 14,5 milioni di euro) rispetto agli stessi mesi del 2018. Si tratta di 13,3 milioni di progettazione esecutiva che si aggiungono al valore delle gare di progettazione pura, rimaste stabili nello stesso triennio (nel periodo luglio-settembre 2018 erano 126,5 milioni, quest’anno ci si attesta su 125,5).

A settembre continua l’erosione del mercato dei servizi di progettazione pura: sono state bandite 221 gare (55 soprasoglia), per un valore di 36,6 milioni di euro (28,2 soprasoglia), rispetto al precedente mese di agosto il numero cala del 14,0% e il loro valore del 7,2%, rispetto a settembre 2018 -9,8% in numero e -1,0% in valore.

Nei nove mesi del 2019, per il totale dei servizi di ingegneria e architettura sono state bandite 4.161 gare per un importo complessivo di 998,3 milioni di euro che, confrontati con i primi nove mesi del 2018, mostrano il calo del 3,3% nel numero (+21,3% sopra soglia) ma la crescita del 18,3% nel valore (+24,5% sopra soglia).

Il dato dei primi nove mesi dell’anno – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – conferma un andamento altalenante dei bandi di progettazione: dopo un inizio eccellente, da giugno è iniziata una fase calante in numero che ha attraversato i mesi estivi e che forse ancora deve trovare il suo minimo. Il cambio di passo è dovuto anche all’entrata in vigore del decreto “sblocca cantieri” che ha incentivato il ricorso all’appalto integrato e che ha assorbito negli ultimi tre mesi 13,3 milioni di sola progettazione esecutiva in più rispetto all’anno scorso. Da notare che nel 2019 il mercato è sostenuto dalle gare sopra soglia, sia nel mercato della sola progettazione sia in quello di tutti i servizi di ingegneria e architettura, un mercato che vede un ampio ricorso allo strumento dell’accordo quadro. E’ proprio su questo strumento che si addensano le nubi per i progettisti e per le imprese. Se gli accordi quadro promettono prospettive di lavoro, gli ordini attuativi languono rendendo molto, troppo, spesso pezzi di carta senza contenuto. Ciò – ha continuato il Presidente OICE – rende anche difficile decifrare il vero valore del mercato dal momento che, l’inattività di accordi quadro assegnati può “drogare” la percezione del mercato. Rimangono poi forti le criticità sui tempi di aggiudicazione che, in media, sono di 230 giorni e, in settori come quello ospedaliero possono arrivare anche a 2 anni. Occorre intervenire al più presto, anche con una moratoria sulle durate, perché non si può chiedere agli offerenti di consegnare offerte in due mesi e poi lasciare libere le stazioni appaltanti di tenere aperte le gare per uno o due anni, rinviando la “messa a terra” di investimenti significativi e necessari per la collettività. Rimane poi la piaga dei ribassi, sia pure in leggero miglioramento nel 2019, per la quale chiediamo da tempo l’obbligo di punteggio soglia per le offerte tecniche, e notiamo che anche sul fronte dei pagamenti la situazione sta andando peggiorando con un aumento dei pagamenti oltre 9 mesi. Altro tema di preoccupazione è quello legato alle assicurazioni “single project” che, ulteriore balzello come effetto collaterale della normativa, stanno nuovamente sfibrando le società di ingegneria con un incomprensibile “doppio pagamento”. Chiediamo – ha concluso Gabriele Scicolone – che il prossimo regolamento del codice introduca meccanismi in grado di riequilibrare il rapporto fra operatore economico e stazione appaltante.”

Tornando ai dati dell’osservatorio nel mese di settembre per il totale dei servizi di ingegneria e architettura cala sia il numero sia il valore: sono stati rilevati 439 bandi per un valore di 98,6 milioni di euro, -23,7% in numero e -26,7% in valore rispetto a settembre 2018. Rispetto al precedente mese di agosto -15,3% in numero e -27,2% in valore.

Si mantengono su livelli molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate, in base ai dati raccolti fino a settembre il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2016 è al 42,8%, per quelle indette nel 2017 il ribasso arriva al 40,4%. Le notizie sulle gare pubblicate nel 2018 attestano un ribasso del 40,7%, mentre le prime notizie sulle aggiudicazioni di gare bandite nel 2019 danno un ribasso medio del 38,6%.

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 778 unità dei primi nove mesi del 2018, alle 944 dei nove appena trascorsi, con un aumento del 21,3%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 16,8%. Cresce quindi l’incidenza del nostro Paese nei nove mesi del 2019 continuando però ad attestarsi su un modesto 3,8%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 26,7%, Francia 23,2%, Polonia 11,7%, Svezia 4,0%.

Nei nove mesi del 2019 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto gli 8.784,7 milioni di euro, con 470 bandi, l’incremento di valore rispetto al mese passato è in gran parte dovuto ad una sola gara, che supera i 2 miliardi di euro, per concessione di costruzione e gestione per opere autostradali bandito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Gli appalti integrati da soli sono 121 per 1.736,3 milioni di euro, nei primi nove mesi del 2018 erano stati 115 per un valore di 2.336,4 milioni di euro. Il valore dei servizi di ingegneria compreso nei bandi del 2019 è stimabile in 35,3 milioni di euro.