Modalità di ottenimento del documento unico di regolarità fiscale (DURF)

Camera dei Deputati – Interrogazione a risposta immediata

28 Febbraio 2020
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%

Camera dei Deputati – Interrogazione a risposta immediata (Mercoledì 26 febbraio 2020 Finanze (VI))

CENTEMERO, CECCHETTI, BITONCI, CAVANDOLI, COVOLO, GERARDI, GUSMEROLI, ALESSANDRO PAGANO, PATERNOSTER, TARANTINO. — Al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

è indubbio che, con l’articolo 4 del «decreto fiscale» collegato alla manovra di bilancio 2020 (decreto-legge n. 124 del 2019), il Governo ha introdotto una serie di adempimenti in tema di ritenute e compensazioni in appalti e subappalti fortemente critici, che rischiano di comportare un blocco dell’attività per interi settori;

in particolare, per le opere o i servizi di valore complessivo annuo superiore a 200 mila euro, il datore di lavoro deve provvedere al versamento senza compensazione delle ritenute con modelli F24 separati per committente e deve richiedere all’Agenzia il Durf, documento unico di regolarità fiscale;

requisiti e tempistiche per ottenere il Durf sono contenuti nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 6 febbraio 2020, mentre i primi chiarimenti sulle nuove regole in ambito di ritenute e compensazioni in appalti e subappalti sono contenuti nella circolare dell’Agenzia delle entrate n. 1/E del 12 febbraio 2020;

la prima scadenza con le nuove regole e modalità per le ritenute di gennaio 2020 è fissata al 17 febbraio 2020 per il versamento ed al 22 febbraio per la comunicazione degli F24;

la stretta sulle tempistiche e il poco lasso di tempo intercorso tra i chiarimenti dell’Agenzia delle entrate e la prima scadenza da rispettare rischiano di rappresentare un vero e proprio corto circuito per le imprese, che può tramutarsi in un danno ancora più grave;

il timore, infatti, è che l’Agenzia non riesca a rilasciare in tempo i Durf (entro il 22 febbraio per certificare i versamenti delle ritenute di gennaio il cui pagamento è, appunto, avvenuto il 17 febbraio) e che le imprese non possano neanche presentare il modello F24 vidimato dalla banca, in quanto vige l’obbligo dell’invio telematico, con la conseguenza che, se entro la scadenza l’appaltatore è privo del Durf, il cliente per legge deve decurtare dal pagamento il 20 per cento del totale fatturato –

TESTO DELLA RISPOSTA

Redazione