Il CAM Edilizia fa il “salto di specie” grazie al super eco-bonus previsto nel D.L. Rilancio
Mutuando un attualissimo termine virologico (ed anche il titolo di un saggio quantomeno profetico di David Quammen), potremmo dire che il CAM Edilizia abbia appena fatto, per il tramite del D.L. Rilancio, il c.d. spillover, o “salto di specie”.
a cura di Toni Cellura e Luca Cellura
Infatti, i Criteri Ambientali Minimi sono stati originariamente elaborati per incrementare la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione. Ciò, come disposto dall’art. 34 del D.lgs. 50/2016, ponendo sulle stazioni appaltanti l’obbligo di inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei Criteri Ambientali Minimi, adottati con decreto del MATTM.
Con la pubblicazione in G.U. del DL Rilancio, tuttavia, si assiste al “salto di specie” dal settore pubblico a quello privato.
Infatti, il Decreto contiene il “super ecobonus” da 110% per la riqualificazione energetica in edilizia, accompagnato dal meccanismo di cedibilità del credito di imposta a banche e istituzioni finanziarie.
Nello specifico, l’Art. 119 disciplina gli incentivi per l’efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
In questo articolo, alla lettera a), si prevede che le detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica (di cui all’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63) si applicano nella misura del 110% per le spese (documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021) riguardanti interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo.
Al secondo paragrafo si specifica che i materiali isolanti utilizzati per gli interventi di cui sopra dovranno rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del MATTM 11 ottobre 2017 che così, di fatto, trovano applicazione diretta anche nel settore privato.
Nel CAM Edilizia vi è un criterio specifico riguardante i materiali isolanti, il 2.4.2.9, titolato “Isolanti termici ed acustici”. Questo prevede una serie di prescrizioni riguardanti la produzione (come ad esempio il non essere prodotti con agenti espandenti che possano danneggiare l’ozono) ed il contenuto dei materiali isolanti – viene infatti posto l’obbligo di contenere quantità minime di materiale riciclato, da provare con dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD) o certificazioni di prodotto.
Tuttavia, il Decreto non fa riferimento al solo criterio specifico 2.4.2.9, ma, più genericamente, statuisce che “i materiali isolanti utilizzati dovranno rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017”.
Ed infatti, criteri concernenti i materiali isolanti si trovano non solamente nel criterio specifico 2.4.2.9, ma anche nella batteria di “Criteri comuni a tutti i componenti edilizi” – 2.4.1.
Ciò significherebbe che i materiali isolanti utilizzati per usufruire dell’eco-bonus di cui al Decreto dovrebbero rispettare, quantomeno, sia il criterio specifico 2.4.2.9 (“Isolanti termici ed acustici”) sia il criterio 2.4.1 – “Criteri comuni a tutti i componenti edilizi” – quali la disassemblabilità, il contenuto di materia riciclata, la presenza di sostanze pericolose.
Questo renderebbe particolarmente complessa la verifica dei criteri, in quanto implicherebbe -a parere degli scriventi- una valutazione complessiva dell’intervento proposto (i.e. ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’edificio).
Dunque, per tornare al parallelismo virologico, possiamo affermare che il salto di specie, dal settore pubblico a quello privato, sia appena avvenuto. Adesso bisognerà vedere come esso si svolgerà concretamente, e l’influenza che eserciterà sul meccanismo incentivante messo a punto dal Governo.
Per approfondimenti sui Criteri Ambientali Minimi in Edilizia, si rimanda a “Il nuovo manuale dei Criteri Minimi Ambientali in Edilizia” di Toni Cellura e Luca Cellura – edito da Maggioli Editore.

Il nuovo manuale dei Criteri Minimi Ambientali in Edilizia
Nella Gazzetta Ufficiale del 6 novembre è stato pubblicato il decreto 11 ottobre 2017 del Ministero dell’Ambiente, recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”. (GU Serie Generale n° 259 del 06-11-2017).
Il decreto è entrato in vigore il 7 novembre 2017.
Il nuovo CAM Edilizia sostituisce integralmente il precedente, emanato circa un anno prima, e contiene alcuni aggiornamenti e modifiche, derivanti dall’adeguamento e l’armonizzazione con le nuove disposizioni presenti nel correttivo al Codice degli Appalti (D.Lgs 56/2017), alcune interpretazioni pubblicate nelle F.A.Q. emanate dal Ministero dell’Ambiente , oltre a svariate novità, consistenti nell’inserimento di criteri ex novo.
Il risultato è un vero e proprio restyling, dal momento che le variazioni proposte sono da ritenersi un serio e riuscito tentativo di armonizzare il testo alla normativa e alle direttive nel frattempo emanate, ottenendo il risultato di migliorare quanto contenuto nei due decreti precedenti.
Nell'E-book vengono illustrate le novità e la portata delle variazioni introdotte nel nuovo D.M.
Toni Cellura
Architetto, svolge attività professionale nel settore dei sistemi di gestione energetico-ambientale a favore di PMI, cluster di imprese e Pubbliche Amministrazioni. Esperto dell’Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale dal 2008 è rappresentante del distretto produttivo sull’edilizia sostenibile e risparmio energetico (Ecodomus) riconosciuto dalla Regione Sicilia. Dal 2013 è segretario del Chapter Sicilia di GBC (Green Building Council).
Luca Cellura
Dottore in giurisprudenza, dal 2015 svolge il ruolo di responsabile dell’area legale del Consorzio Ecodomus, consorzio di PMI attivo nel settore dell’edilizia sostenibile,risparmio energetico e tecnologie alimentate da fonti rinnovabili. Svolge inoltre attività di consulenza nel settore degli appalti pubblici, dell’ambiente e della programmazione comunitaria.
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