Codice dei contratti, terzo settore ed organismi sportivi

A cura di Stefania Pensa

8 Luglio 2022
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Partendo ancora una volta da quanto preannunciato circa le attività parlamentari sul DDL delega, in materia di contratti pubblici, altresì, rilevando quanto contenuto nel nuovo disegno di legge che delega il Governo ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della stessa (il cui iter di approvazione è in divenire) uno o più decreti legislativi recanti la disciplina dei contratti pubblici, ribadendo di non volere, in questa sede, catalogare le principali novità della riforma, ormai note, a parere di chi scrive, sarebbe opportuno riflettere circa la situazione in cui versa il comparto degli organismi sportivi sottoposti alla disciplina del D.lgs. 50/2016 e quanto – ad oggi in evoluzione – circa l’ambito del terzo settore.

E’ necessario, in prima istanza, delineare il rapporto interposto fra Codice dei Contratti Pubblici e Codice del Terzo Settore;  discussione frequente degli ultimi tempi.

Il dibattito sostanzialmente si articola sull’utilizzo di questi due istituti, quali:

– la co-progettazione (art. 55 CTS);

– le convenzioni (art. 56 CTS),

Sulla base di quanto disposto dagli articoli di cui sopra, attraverso gli istituti su menzionati, l’Amministrazione può coinvolgere i soggetti della sfera sociale privata nella gestione di servizi – per l’appunto servizi sociali.

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Stefania Pensa