Proseguendo con l’analisi del bando tipo dell’ANAC – dopo gli intervenuti aggiornamenti -, è bene evidenziare che una integrazione nella “sezione” dedicata alla questione dei costi della manodopera.
Nel pregresso bando del 2023, l’autorità si limitava ad evidenziare (in relazione al costo dell’intervento) “I costi della manodopera non sono ribassabili” senza far emergere, in particolare, le potenziali conseguenza e, quindi, non in modo perfettamente coerente con quanto previsto nell’articolo 41 del codice.
Nel comma 14, infatti, si puntualizza che “ Nei contratti di lavori e servizi, per determinare l’importo posto a base di gara, la stazione appaltante o l’ente concedente individua nei documenti di gara i costi della manodopera secondo quanto previsto dal comma 13. I costi della manodopera e della sicurezza sono scorporati dall’importo assoggettato al ribasso. Resta ferma la possibilità per l’operatore economico di dimostrare che il ribasso complessivo dell’importo deriva da una più efficiente organizzazione aziendale”.
Nel bando tipo alla precisazione sopra riportata si aggiunge che in realtà i costi della manodopera sono ribassabili ma “per dimostrate ragioni attinenti ad una più efficiente organizzazione aziendale o a condizioni fiscali o contributive di maggior favore che non comportano penalizzazioni per la manodopera”.
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Analisi delle principali novità del bando tipo ANAC: dai documenti di gara alla PAD (Parte I)
A cura di Stefano Usai
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