I servizi socio assistenziali: controllo di legittimità, tutela dei diritti sociali e bilanciamento degli interessi

A cura di Salvatore Maurizio Moscara – fonte: www.giustizia-amministrativa.it

20 Novembre 2025
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Introduzione: L’universalità necessaria

Le politiche sociali e il sistema del welfare in senso lato, analogamente a quanto accade in relazione al pianeta salute e al tema previdenza a cui esse sono strettamente connesse, conservano degli aspetti peculiari. Innanzitutto, se utilizziamo il termine welfare nel suo significato generale va detto che in esso sono comprese la sanità, la previdenza e i servizi sociali; se lo intendiamo in senso stretto, come avverrà nel corso di questo contributo, stiamo circoscrivendo il riferimento alle attività e prestazioni sociali.
Il tratto che contraddistingue questa tipologia di attività, servizi, prestazioni e interventi è il carattere della c.d. “universalità necessaria”.
E’ importante partire da questa definizione. Infatti, mentre l’attuazione di alcuni diritti e il soddisfacimento di determinati interessi riguarda una parte della popolazione – anche quando questa parte può essere consistente o numerosa – prestazioni sociali, sanità e previdenza riguardano inevitabilmente e necessariamente tutti noi potenzialmente.
Il diritto di proprietà o l’iniziativa economica privata sono ad esempio diritti che trovano una precisa collocazione nella nostra Costituzione e sono riconosciuti a tutti: ma trovano attuazione solo in chi è nella possibilità di realizzarli.
Salute, prestazioni sociali e pensioni non sono solo riconosciuti a tutti ma devono essere necessariamente realizzati in favore di tutti e senza discriminazioni nell’accesso.
Tanto è vero che tutti hanno diritto alle prestazioni sociali, tutti hanno diritto a prestazioni ospedaliere a prescindere dalle loro condizioni economiche, e tutti hanno diritto a una pensione, non fosse anche solo un assegno sociale.

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