La recentissima giurisprudenza (in particolare la sentenza del TAR Campania, n. 873/2025 e la sentenza TAR Lazio, Sez. I-ter, n. 10136/2025) ricostruisce, finalmente, la declinazione corretta dell’affidamento diretto e degli affidamenti procedimentalizzati spiegando sia come debba avvenire l’affidamento diretto (così come è stato ideato dagli estensori del codice), sia quali siano i rischi della procedimentalizzazione (che nulla hanno a che spartire con l’affidamento diretto) soprattutto quanto l’aggravamento del procedimento ha/avrebbe altre finalità (come ad esempio il superamento del criterio della rotazione).
Come deve avvenire l’affidamento diretto (o come il RUP deve “fare” l’affidamento diretto)
Come deve avvenire l’affidamento diretto viene chiarito dalla sentenza del TAR Campania-Salerno, n. 873/2025.
Nel caso di specie il RUP procedeva con richiesta di preventivi. Il ricorrente che non si è visto assegnato il contratto, ha censurato l’affidamento ritenendo che il provvedimento relativo non risultasse adeguatamente motivato.
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