La pronuncia del Consiglio di Stato ha ad oggetto, per quel che interessa ai fini del presente commento, la contestazione in giudizio dell’aggiudicazione di un appalto in capo ad un operatore che, stando alla ricostruzione dell’appellante, aveva omesso di dichiarare una serie di elementi rilevanti ai fini della propria attività professionale (presentazione in una precedente gara di preventivi falsi, disconosciuti dai suoi stessi fornitori, così come accertato dal T.A.R. Lazio con sentenza passata in giudicato; sussistenza di carichi pendenti pendenti in capo ad alcuni amministratori; ecc.), nonché di segnalare tempestivamente di essere stato raggiunto, nel corso della procedura di gara, da un provvedimento sanzionatorio dell’A.G.C.M..
La decisione riveste un certo interesse nella misura in cui fa il punto sull’esatta portata delle cause di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, c bis) e f ter) del d.lgs. n. 50/2016.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento