Pur rappresentando uno dei pilastri del nuovo Codice 36/2023 attraverso il quale garantire l’intero impianto codicistico (si pensi alla tempestività e trasparenza delle procedure, al rapporto di fiducia con gli amministrati, alla lotta alla corruzione …), il ciclo digitale dei contratti pubblici non risulta ancora pienamente attuato.
Il processo di digitalizzazione, affidato all’implementazione delle singole Piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD), si presenta -a distanza di quasi due anni- come un puzzle con molte tessere mancanti e non poche sono le difficoltà operative riscontrate dalle Stazioni Appaltanti.
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