La dichiarazione di equivalenza del diverso CCNL applicato deve essere univoca, precisa e circostanziata e non può essere modificata in sede di chiarimenti

ANAC Parere di precontenzioso 11 novembre 2025, n. 437 

1.“Sia l’Autorità (Delibera n. 392/2024 Delibera ANAC 392 del 2024)  che la giurisprudenza (TAR Toscana, sez. IV, 6 ottobre 2025, n. 1584) hanno precisato che la dichiarazione di equivalenza del diverso CCNL applicato dall’operatore economico non esime quest’ultimo dall’obbligo di dimostrare l’effettiva equipollenza delle tutele previste nel contratto indicato dalla SA. 
Tale dichiarazione, se generica e non accompagnata dall’impegno ad uniformare le condizioni economiche a quelle previste dal CCNL indicato dall’ente, legittima l’esclusione dell’operatore economico dalla gara”.  

2. “L’equivalenza può essere soddisfatta in due modi, cioè 
dimostrando che il diverso CCNL indicato dall’o.e. garantisce le stesse tutele normative ed economiche rispetto a quello indicato dalla SA (secondo i criteri e i parametri definiti nell’art. 4 dell’Allegato I.01 al Codice), a fronte della disomogeneità delle tutele tra i due CCNL, impegnandosi in sede di offerta a garantire un trattamento integrativo in favore dei lavoratori impiegati nell’esecuzione del contratto, al fine di scongiurare un ribasso delle tutele loro erogate”.

3.La Domanda di partecipazione-tipo allegata al Bando-tipo Anac n. 1/2023 , aggiornato con Delibera n. 365 del 16 settembre 2025 
4. Non è, invece, ammissibile che il concorrente assuma tale impegno solo in sede di chiarimenti, modificando la dichiarazione inizialmente resa a corredo dell’offerta, senza dimostrare – peraltro – di avere già stimato i costi del personale (derivanti dal trattamento retributivo integrativo), atteso che è inammissibile modificare ex post l’offerta e il suo contenuto.

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