È in itinere il confronto tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea per l’approvazione della proposta di direttiva sulla lotta contro la corruzione, sia pubblica che privata, presentata dalla Commissione presieduta da Ursula Von Der Leyen il 3 maggio 2023, dopo lo scandalo di eurotangentopoli.
Lo schema di direttiva, non del tipo self executing, in quanto agli stati membri è assegnato il termine perentorio di 18 mesi dall’entrata in vigore per il suo recepimento, pone alla sua base un principio di rilievo, cioè, afferma con decisione che la corruzione è un fenomeno che reca gravi danni alla società, alle nostre democrazie, all’economia e ai singoli cittadini. Indebolisce le istituzioni da cui dipendiamo, ne compromette la credibilità e la capacità di realizzare politiche pubbliche e di offrire servizi pubblici di qualità. Agisce inoltre da catalizzatore per la criminalità organizzata e le ingerenze straniere ostili. Il successo della prevenzione e della lotta contro la corruzione è essenziale sia per salvaguardare i valori dell’Unione europea e l’efficacia delle politiche dell’UE, sia per conservare lo Stato di diritto e la fiducia nei governanti e nelle istituzioni pubbliche.
Il testo finale, molto probabilmente, sarà diverso da quello in consultazione sulla banca dati Eur-lex, ma rappresenta una risposta forte e chiara agli episodi di corruzione che hanno interessato le istituzioni europee.
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