Emanata la Circolare sullo smart working nella Pubblica Amministrazione
Un forte impulso al ricorso allo smart working all’interno della Pubblica Amministrazione è arrivato nella serata di ieri, con la Circolare “Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa”, adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone.
Sulla scorta di quanto già stabilito dai DPCM legati alla situazione epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), la Circolare fornisce chiarimenti sull’implementazione delle misure normative e sugli strumenti, anche informatici, cui le Pubbliche Amministrazioni possono ricorrere per incentivare il ricorso a modalità più adeguate e flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa.
Nel dettaglio, i principali snodi del provvedimento sono:
– ricorso in via prioritaria alla modalità agile come forma più evoluta anche di flessibilità di svolgimento della prestazione lavorativa, in un’ottica di progressivo superamento del telelavoro;
– ricorso a strumenti per la partecipazione da remoto a riunioni e incontri di lavoro (sistemi di videoconferenza e call conference);
– utilizzo di soluzioni “cloud” per agevolare l’accesso condiviso a dati, informazioni e documenti;
– ricorso alla modalità agile di svolgimento della prestazione lavorativa anche mediante dispostivi di proprietà del dipendente, a fronte dell’indisponibilità o insufficienza di dotazione informatica dell’amministrazione. Saranno adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete, secondo le esigenze e modalità definite dai singoli enti.
Documenti collegati
Circolare Funzione Pubblica 4/3/2020 n. 1
Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa
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