La qualificazione con riserva è ammessa solo sulla base delle previsioni dell’art. 63 del d.lgs. 36/2023 (nuovo codice appalti). L’ANAC specifica che essa ha carattere di “eccezionalità” ed è disposta, previa valutazione istruttoria, al fine di “consentire alla stazione appaltante e alla centrale di committenza di acquisire la capacità tecnica ed organizzativa richiesta”.
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Tra le eccezioni, a titolo di esempio, si possono citare gli Enti di nuova costituzione, le fusioni tra Enti.
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La procedura
Le stazioni appaltanti e centrali di committenza interessate alla richiesta di iscrizione con riserva, dovranno presentare specifica domanda esclusivamente mediante la compilazione del modulo presente nel sito dell’Autorità da trasmettere, unitamente alla documentazione indicata nel modulo, via Pec all’indirizzo protocollo@pec.anticorruzione.it.
Soltanto in caso di esito positivo dell’istruttoria, le amministrazioni interessate dovranno accedere al “Servizio Qualificazione delle stazioni appaltanti” e procedere alla compilazione della domanda per via telematica ai fini della pubblicazione nell’elenco dichiarando, tramite l’apposito flag presente nell’applicativo, di “rientrare tra i soggetti qualificati con riserva”.
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La verifica del punteggio
L’ANAC, tenuto conto dei limiti stringenti e della “eccezionalità” della qualificazione con riserva, invita tutte le Amministrazioni a verificare preventivamente l’effettivo punteggio ottenuto dal sistema “Servizio Qualificazione” al fine di procedere, laddove possibile, con la qualificazione ordinaria.
