Verifica dei requisiti e anomalia: il TAR Piemonte tra sanatoria ex post e dovere di “istruttoria prospettica”

Con la sentenza n. 1596 del 6 ottobre 2025, il TAR Piemonte (sez. II) si sofferma sul necessario bilanciamento tra formalità procedurali e requisiti sostanziali nel nuovo Codice degli Appalti.

Alessandro Massari 10 Ottobre 2025
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Con la sentenza n. 1596 del 6 ottobre 2025, il TAR Piemonte (sez. II) si sofferma sul necessario bilanciamento tra formalità procedurali e requisiti sostanziali nel nuovo Codice degli Appalti.

Salvando un’aggiudicazione da un vizio procedurale (verifica dei requisiti post aggiudicazione) in nome del “principio del risultato”, ma annullandola per un difetto istruttorio nella verifica di anomalia (carente di valutazione sugli effetti del rinnovo del CCNL in corso di gara), la pronuncia delinea i confini della discrezionalità amministrativa e il primato della sostenibilità economica dell’offerta.

La pronuncia si inserisce nel dibattito sull’applicazione dei nuovi principi del D.Lgs. 36/2023, offrendo una lettura pragmatica e orientata alla sostanza.

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