Con la sentenza n. 08493/2025, il Consiglio di Stato interviene in materia di verifica dell’anomalia nell’accordo quadro, stabilendo che un operatore economico non può giustificare un’offerta palesemente in perdita (cd. “offerta anomala”) sostenendo di poter conseguire ricavi superiori al “valore massimo” fissato dalla stazione appaltante nell’Accordo Quadro.
La decisione ribadisce la natura vincolante della base d’asta, specie se definita come “valore massimo”, e censura la pretesa del concorrente di modificare ex post, in sede di giustificativi, i presupposti economici della competizione.
CONTINUA A LEGGERE….
Anomalia dell’offerta: no a giustificazioni basate su ricavi superiori al valore massimo dell’accordo quadro
Nota a Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 31 ottobre 2025, n. 08493
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento