Il Consiglio di Stato interviene, sotto diversi profili, sul tema delle clausole escludenti. In particolare, il giudice amministrativo afferma che:
1. La determinazione della base d’asta non costituisce clausola escludente, salvo che l’importo non risulti manifestamente irragionevole o arbitrario;
2. E’ legittimo l’accorpamento di più lotti in precedenza divisi, se ciò è dovuto ad esigenze di riorganizzazione e razionalizzazione del servizio;
3. La clausola di riassorbimento del personale non impedisce la presentazione di un’offerta se comunque sono stare fornite informazioni sufficienti anche se non dettagliate.
Il rilievo non ha natura meramente processuale, indicando agli enti pubblici le condizioni e i limiti dell’esercizio della loro discrezionalità nell’indizione di una procedura di gara che muove da un contratto già in essere e che preveda modifiche rispetto all’assetto della prima.
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