Cumulo alla rinfusa: commento a Consiglio di Stato, sez. V, n.8592/2023

A cura di Vincenzo Laudani

3 Ottobre 2023
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Con sentenza 8592 del 29.9.2023 il Consiglio di Stato ribadisce che, sia sotto la vigenza del Codice del 2016 che sotto la vigenza del Codice del 2023, l’istituto del cumulo alla rinfusa opera anche per i requisiti possedute dalle consorziate designate per l’esecuzione e che lo stesso non incontra limiti rispetto ai requisiti che possano essere così computati in capo al Consorzio.

1. L’art. 47 del Codice Appalti del 2016 e il contrasto giurisprudenziale formatosi

L’art. 47 del Codice del 2016 prevede al comma 1 che i requisiti di partecipazione debbano essere “posseduti e comprovati” dai Consorzi con le modalità previste dal Codice stesso, “salvo che per quelli relativi alla disponibilità delle attrezzature e dei mezzi d’opera, nonché all’organico medio annuo, che sono computati cumulativamente in capo al consorzio ancorché posseduti dalle singole consorziate”.

Il comma 2-bis specifica che, per gli appalti di servizi e forniture, il possesso dei requisiti del consorzio è valutato “a seguito della verifica della” loro “effettiva esistenza … in capo ai singoli consorziati”.

L’interpretazione della norma (mal formulata) aveva determinato un contrasto giurisprudenziale.

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Vincenzo Laudani