L’applicazione dei criteri ambientali minimi negli appalti pubblici

Gli Acquisti Verdi dopo il collegato ambientale (l. n. 221/2015) ed il nuovo codice degli appalti (D.Lgs n. 50/2016)

18 Maggio 2016
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La Camera ha approvato in via definitiva il “Collegato ambiente” alla legge di stabilità 2015 recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. La legge introduce una serie di novità in materia di appalti verdi e alcune modifiche al codice dei contratti pubblici. Nel testo, sono contenute diverse disposizioni relative al green public procurement (GPP).

Le norme prevedono l’obbligo per le pubbliche amministrazioni, incluse le centrali di committenza, di contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali, attraverso l’inserimento nei documenti di gara delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei decreti ministeriali sui CAM (Criteri Minimi Ambientali), adottati in attuazione del Piano di Azione Nazionale (PAN-GPP).

Nello specifico, per gli appalti relativi all’acquisto di lampade e di servizi di illuminazione, ai servizi energetici per gli edifici, alle attrezzature elettriche ed elettroniche per l’ufficio; la norma prevede una applicazione del 100% del valore delle gare di appalto. Per le ulteriori categorie di servizi e di prodotti, per i quali sono stati emanati i relativi decreti, è prevista l’applicazione dei CAM, per almeno il 50% del valore.

Ovviamente, tutte le disposizioni (sugli acquisti verdi e sulla obbligatorietà dei CAM) costituiscono una vera e propria rivoluzione nel mondo degli appalti e gli operatori pubblici e privati saranno chiamati a conoscere ed utilizzare gli strumenti di gestione ambientale.

Con il volume edito da Maggioli Editore “L’applicazione dei criteri ambientali minimi negli appalti pubblici” a cura di Toni Cellura, avremo modo di approfondire nel dettaglio tali strumenti (EMAS e ISO 14.001), le etichettature ecologiche (Ecolabel etc.), le dichiarazioni ambientali di prodotto (DAP), le metodologie di analisi del ciclo di vita (LCA) ed infine conosceremo l’impronta ecologica dei prodotti (PEF) che, tra l’altro, sarà utilizzata per il nuovo marchio “Made Green in Italy” previsto nel collegato ambientale. Il focus del libro risulta concentrato sui Criteri Minimi Ambientali e sull’impatto che la loro applicazione avrà sul sistema attuale degli appalti pubblici.

Un capitolo è dedicato alla conoscenza del GPP; vengono altresì illustrate alcune esperienze regionali riconosciute come virtuose. Oltre agli strumenti predetti, vengono analizzati i Manuali Europei sugli acquisti verdi e le varie direttive, la normativa nazionale, il Piano di Azione Nazionale (PAN GPP). Si illustreranno i CAM, sia di quelli in vigore che quelli in itinere, con commenti e valutazioni ed alcune schede operative.

Tutti i contenuti del volume sono aggiornati e commentati alla luce del nuovissimo codice degli appalti da poco emanato (D.Lgs. n. 50/2016). Allegato al volume un Cd-Rom con una selezione della normativa europea e nazionale in materia, i PAN GPP, i CAM attualmente in vigore e documentazione varia selezionata dalle esperienze regionali.

Toni Cellura, Architetto, svolge attività professionale nel settore dei sistemi di gestione energetico-ambientale a favore di PMI, reti e cluster di imprese nonché per le Pubbliche Amministrazioni. Esperto dell’Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale, dal 2008 è rappresentante del distretto produttivo sull’edilizia sostenibile e risparmio energetico (Ecodomus) riconosciuto dalla Regione Sicilia. È segretario del Chapter Sicilia di GBC (Green Building Council).

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