Proroga tecnica: il nuovo Codice prevede requisiti più restrittivi e il prezzo è intoccabile (anche se più favorevole per la S.A. !)

Nota a Consiglio di Stato n. 8082/2025

Alessandro Massari 21 Ottobre 2025
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Di grande interesse la recentissima sentenza della V Sezione del Consiglio di Stato (n. 8082 del 15 ottobre 2025) in tema di proroga tecnica: due le questioni di maggiore rilevanza.

Anzitutto, secondo Palazzo Spada, ogni decisione di prorogare un contratto, anche se in continuità con proroghe precedenti, costituisce un nuovo ed autonomo esercizio del potere amministrativo. Ne consegue che, in applicazione del principio tempus regit actum, la legittimità di una proroga disposta dopo il 1° luglio 2023 deve essere valutata alla stregua delle più restrittive disposizioni del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), anche se il contratto originario era stato stipulato sotto il vigore del D.Lgs. 50/2016.

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Il Codice dei contratti pubblici – Versione Tascabile

La versione tascabile del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, così come modificato dal D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209) è stata aggiornata ai recenti decreti “Infrastrutture” (D.L. 21 maggio 2025, n. 73, convertito con modifiche dalla Legge 18 luglio 2025, n. 105) e “Scuola-bis” (D.L. 9 settembre 2025, n. 127).Tali ultimi decreti hanno introdotto modifiche in tema di incentivi, anticipazioni prezzo nei SIA, procedure emergenziali, revisione prezzi e criteri di aggiudicazione.Nella prefazione curata dall’Avv. Alessandro Massari vengono evidenziate, attraverso utili tabelle sinottiche, tutte le principali novità. Nel testo del Codice sono inseriti QR-Code per consultare provvedimenti ANAC e altri documenti utili.Alessandro MassariAvvocato specializzato in contrattualistica pubblica, direttore del mensile Appalti&Contratti e della rivista internet appaltiecontratti.it

Alessandro Massari | Maggioli Editore

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