Anche sotto la vigenza del Codice Appalti del 2023 resta ferma la possibilità di ribassare i costi della manodopera.
In tal caso il concorrente deve però fornire delle prove analitiche e rigorose sulle ragioni per le quali la propria organizzazione aziendale consenta, senza violare i minimi salariali, un impiego di risorse con minore dispendio economico.
Lo afferma il TAR Sicilia (TAR Sicilia, Catania, sez. III, 11.11.2024 n. 3739).
CONTINUA A LEGGERE….
Ribasso sui costi della manodopera e sulle relative giustificazioni del concorrente
Leggi anche
Accordo quadro – Costo manodopera e sicurezza – Principio di invarianza
TAR Campania Napoli, (Sez. I) sentenza 12 dicembre 2025, n. 8061
16/12/25
Verso le nuove direttive UE: Appalti&Contratti vi invita alla consultazione per migliorare la loro revisione
Il 13 dicembre 2024 la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen aveva annunciato l’avvio…
Alessandro Massari
16/12/25
Accordi tra Pubbliche Amministrazioni: il TAR esclude la propria giurisdizione sui conti e sui rimborsi
Breve nota alla Sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 2 dicembre 2025, n. 1091
Alessandro Massari
16/12/25
La discrezionalità tecnica della Commissione: ANAC in linea con la giurisprudenza
ANAC Parere di precontenzioso 26 novembre 2025, n.456
Ornella Cutajar e Carla Ragionieri
16/12/25
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento