Anche sotto la vigenza del Codice Appalti del 2023 resta ferma la possibilità di ribassare i costi della manodopera.
In tal caso il concorrente deve però fornire delle prove analitiche e rigorose sulle ragioni per le quali la propria organizzazione aziendale consenta, senza violare i minimi salariali, un impiego di risorse con minore dispendio economico.
Lo afferma il TAR Sicilia (TAR Sicilia, Catania, sez. III, 11.11.2024 n. 3739).
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Ribasso sui costi della manodopera e sulle relative giustificazioni del concorrente
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