Sicilia: l’ARS approva la riforma degli appalti e degli Urega

L’ARS approva il disegno di legge in tema di appalti pubblici, che modifica la composizione degli Urega

25 Gennaio 2017
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L’ARS approva il disegno di legge in tema di appalti pubblici, che modifica la composizione degli Urega

Dopo le polemiche dei giorni scorsi (leggi qui il nostro articolo) per l’ennesimo rinvio dovuto alla mancanza del numero legale, l’Ars nella seduta del 24 gennaio, ha approvato il disegno di legge in tema di appalti pubblici, che modifica la composizione degli Urega (gli uffici regionali decentrati per le gare d’appalto (9 uffici provinciali e uno regionale).

“Con l’approvazione da parte dell’Ars della riforma dell’Urega proposta dal governo, si sblocca finalmente la situazione degli appalti in Sicilia“, ha dichiarato il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “Con la legge approvata si moltiplica il numero delle commissioni di gara e si attribuisce all’Urega, non un ruolo di gestione degli appalti, ma quello di controllo degli stessi. Sono previsti incentivi per le commissioni che operano velocemente e penalizzazioni per quelle che agiscono in ritardo”.

“Con la nuova legge – continua il presidente – si aumenta la trasparenza, l’efficienza degli appalti e si potrà velocizzare tutto il sistema di aggiudicazione relativo al Patto per la Sicilia. Ogni componente di commissione, incluso il presidente, non potrà essere nominato per più di due gare contemporaneamente. Adesso è importantelo sblocco del Poc, già inviato a fine dicembre in Assemblea regionale”.

“All’Assemblea regionale siciliana oggi ha prevalso la saggezza. Il Parlamento ha ritrovato il giusto equilibrio per votare una legge apprezzata e auspicata dalle categorie e dai sindacati interessati”. Cosi’ Giovanni Pistorio, assessore regionale alle Infrastrutture, commentando a caldo l’approvazione della legge all’Ars.

“La legge è destinata a velocizzare l’iter delle gare di appalto, oltre il milione di euro, il cui criterio di aggiudicazione finora è stato quello del prezzo più basso, ora, come previsto dal codice nazionale degli appalti, sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. “E’ una legge attesa dagli addetti ai lavori, mi riferisco in particolare all’Ance e ai sindacati di categoria. Siamo intervenuti sull’organizzazione degli uffici che fanno le gare di appalto – ha aggiunto Pistorio -, separando la commissione che dovrà occuparsi della documentazione che necessità di competenze giuridiche e quella che si occuperà della valutazione delle offerte che avrà competenze tecniche edili. La legge incide sulla remunerazione dei componenti delle commissioni, prima legata al numero di sedute, adesso al carico di lavoro. Abbiamo dato un termine per espletare le gare, che sarà di 30 giorni, 45 per quelle più complesse”.

Redazione Appalti&Contratti

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